Accadde il 29 giugno 1986 allo stadio Azteca di Città del
Messico.
Quel giorno lì l’Argentina affrontò la Germania Ovest nella
partita finale del mondiale di Calcio.
Da una parte il grande argentino Diego Armando Maradona,
stella indiscussa del mondiale, e dall'altra
la solidità del gioco dei tedeschi.
Tra i pali della Germania c’era lo straordinario Harald “Toni”
Schumacher che aveva contribuito in
maniera determinante all'approdo dei tedeschi in finale risultando decisivo - in particolar modo - nella sfida dei quarti di finale contro il Messico quando
la gara si concluse ai calci di rigore.
Il portiere tedesco era famoso per le sue uscite spericolate
e per il modo autoritario con il quale controllava tutta la sua area di rigore.
Memorabile l’incidente al Mondiale di Spagna 1982 allorché "Toni" si scontrò in un'uscita al limite del lecito con il francese Battiston
mandandolo all'ospedale.
Tuttavia, quel giorno, allo Stadio Azteca gli dei dei calcio
avevano in serbo per lui un’amara sorpresa.
Quando l’orologio dell’incontro segnava il minuto 22 un
calcio di punizione assegnato all'Argentina venne calciato verso il centro dell’area
di rigore tedesca da Burruchaga.
Quando il pallone arrivò nell'area di rigore il leggendario “Toni”
Schumacher si trovò a mezz'aria proteso
in un’uscita completamente sbagliata, sia per la scelta del tempo che per la valutazione della traiettoria del pallone.
Quel momento lì consegnava alla storia una delle
pochissime “uscite a vuoto” del grande “Toni”.
La palla finì sulla testa di Brown che realizzò la rete del
vantaggio argentino.
La storia racconta poi che l’Argentina si impose per 3 reti
a 2 diventando campione del Mondo.
Per Harald “Toni” Schumacher quella partita resterà tra i ricordi di una delle sue poche, pochissime, uscite a vuoto.
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