Accadde il 29 maggio 1924 durante i Giochi Olimpici di Parigi.
Nella gara valida per gli ottavi di finale del torneo di calcio si incontrarono l'Italia del Commissario Tecnico Vittorio pozzo e il Lussemburgo.
In quella formazione dell'Italia Olimpica giocava come punta il savonese Felice Levratto che, pur giocando nel Vado Ligure in seconda divisione, venne convocato da Pozzo e debuttò in nazionale nella gara di qualificazione che vide l'Italia superare la Spagna per 1 - 0 il 25 maggio (cioè solo quattro giorni prima dell'ottavo di finale in questione).
La storia calcistica di Levratto si potrebbe ben sintetizzare in quel soprannome che gli venne affibiato: "Lo sfondareti".
Il "nostro" attaccante era infatti dotato di un tiro potentissimo che, spesso, passava oltre le maglie della rete della porta.
In quel pomeriggio del maggio 1924 il portiere lussemburghese Etienne Bausch passò 90 minuti da incubo.
Quando Felice Levratto scagliò il primo tiro verso la porta del Lussemburgo l'unica sfortuna di Bausch fu che la palla non finì in rete, bensì lo colpì in pieno volto facendolo letteralmente stramazzare al suolo.
Il potente tiro di Levratto causò al portiere del Lussemburgo una ferita alla lingua che lo stesso si serrò tra i denti nel forte impatto.
A quei tempi le sostituzioni dei giocatori non erano previste e pertanto i medici della formazione lussemburghese si adoperarono per rimettere in piedi alla bene e meglio Etienne Bausch che ancora sanguinava dalla bocca.
Una volta rimessosi in piedi il portiere Bausch si vide di nuovo di fronte Levratto palla al piede.
E qui le versioni divergono.
In quella che lessi da bambino nel "Manuale del Calcio" (ed. Mondadori) si raccontava che, quando Levratto prese lo slancio per tirare, Bausch scappò fuori dal campo e il tiro dello sconcertato Felice finì, per effetto della sorpresa dello stesso attaccante, a lato.
Un'altra versione vuole invece che, essendo la gara già sul risultato di 2 - 0 per l'Italia, lo stesso Levratto calciò la palla belle e apposta a lato quando vide che il portiere lussemburghese si coprì il volto per non vedere il tiro.
Comunque sia andata di certo c'è che "Lo Sfondareti" andò in giro ancora per tanto tempo a terrorizzare i portieri con i suoi potenti tiri ed altrettanto certo è che Etienne Bausch non dimenticò mai i tiri di Levratto.
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