Accadde il 22 febbraio 1986 allo stadio Olimpico di Monaco di Baviera.
Quel pomeriggio il Bayern di Monaco affrontava il Colonia.
Al ventesimo minuto del secondo tempo, sul 2 a 1 per i bavaresi l'arbitro Fockler decretò l'espulsione del leggendario portiere del Colonia Harald "Toni" Schumacher per un fallo in area di rigore ai danni del bavarese Wohlfarth.
Così, quel pomeriggio a Monaco di Baviera, esordì tra i pali del Colonia il giovanissimo Bodo Illgner.
Poco importa che, appena entrato, Illgner incassò la sua prima rete in Bundesliga ad opera del centrocampista Lothar Matthaus: a nemmeno 19 anni d'età Bodo esordiva in campionato in sostituzione di un monumento vivente come Toni.
Nato a Coblenza il 7 aprile 1967 Bodo Illgner conquistò nella stagione successiva (1986/1987) la maglia da titolare del Colonia allorché Schumacher venne allontanato a causa della famosa autobiografia "ANPFIFF" (Fischio d'inizio) in cui denunciava la ricorrente pratica del doping a cui le squadre della Germania facevano ricorso.
Per undici stagioni Bodo Illgner fu titolare inamovibile del Colonia collezionando ben 326 presene in campionato e diventando, a tutti gli effetti, l'erede di Toni Schumacher.
Nel 1991 fu nominato miglior portiere del continente europeo.
Nella stagione 1996/1997 venne acquistato dal Real Madrid e, in Spagna, collezionò 91 presenze in cinque stagioni prima di cedere il posto all'astro nascente del calcio spagnolo, il giovane Iker Casillas.
Con le "merengues" Illgner vinse la Champions League nella stagione 1997/1998 giocando da titolare e bissò poi il successo nel 1999/2000 sempre con il Madrid ma senza giocare la finale.
Bodo Illgner entrò anche nella leggenda della nazionale tedesca quando, nel mondiale di Italia 1990, consentì alla sua nazionale di passare il turno di semifinale contro l'Inghilterra parando un calcio di rigore all'inglese Stuart Pearce.
Nella gara finale la Germania sconfisse l'Argentina di Maradona per 1 rete a 0 e così Bodo Illgner entrò nell'olimpo dei grandi portieri della Germania Campione del Mondo.
A dirla tutta, già ai tempi della sua militanza nella nazionale under 16 tedesca Illgner conseguì, con i compagni, il titolo di Campione d'Europa. Era un predestinato.
Quando nel 2000, a soli 33 anni, Bodo Illgner si ritirò dal calcio giocato aveva praticamente vinto quasi tutto quello che un calciatore professionista può sognare di poter vincere.
Bodo Illgner, una leggenda o, per dirla alla tedesca: Die Towart-Legende.
Si scrive ANPFIFF e DIE TORWART-LEGENDE
RispondiEliminaArmando, grazie mille per le segnalazioni. Provvedo a correggere. Un saluto,
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