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domenica 7 dicembre 2014

Quando Franco Tancredi fu colpito da due petardi a Milano


Accadde il pomeriggio di domenica 13 dicembre 1987 allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro in Milano.
La Roma del Barone Nils Liedholm salì a Milano per una delicata sfida contro il Milan di Arrigo Sacchi.
Il Milan, dopo dieci giornate di quel campionato 1987/1988,  tallonava il Napoli di Diego Armando Maradona che era in vetta al campionato.
Racconto una storia del tempo in cui il nostro campionato di calcio, la Serie A, era ancora il Campionato di Calcio più bello del mondo.
Quel pomeriggio, a Milano, il primo tempo di era chiuso a reti bianche. Da Napoli, invece,  arrivò la notizia del vantaggio dei partenopei sulla Juventus.
A pochi minuti dall'inizio del secondo tempo, mentre il portiere romanista Franco Tancredi stava raggiungendo il suo posto tra i pali, piovvero in campo alcuni petardi lanciati dai tifosi milanisti che stavano dietro la porta della Roma. 
Un petardo colpi Tancredi alla gamba mentre un altro gli scoppiò di fianco provocandogli uno svenimento.
Nelle cronache del dopo-partita il medico sociale della Roma, il Dottor Alicicco, raccontò di come il portiere romanista avesse rischiato la morte avendo sofferto di un arresto cardiaco con conseguente  ipomobilità delle gambe,  ipoacusia, oltre ad aver subito la sub-lussazione della mandibola: insomma più una cronaca da bollettino di guerra che la cronaca di una partita.
Tancredi fu portato poi in ospedale dove arrivarono le prime rassicurazioni sul suo stato di salute.
In sostituzione del portiere titolare esordì, tra i pali della Roma, un portiere che avrebbe poi scritto belle pagine di storia calcistica del'italica nazione: il giovane Angelo Peruzzi.
La cronaca della partita raccontò poi che, sul campo, il Milan vinse quella gara grazie ad un calcio di rigore realizzato dall'attaccante Pietro Paolo Virdis all'ottantaduesimo minuto di gioco.
Di lì a due giorni, com'era nelle attese, il Giudice Sportivo inflisse ai rossoneri la sconfitta per 0- 2 a tavolino a causa dell'incidente a Tancredi.
Con quel risultato a tavolino il Napoli  (vittorioso per 2 - 1 contro la Juventus) allungò il distacco in classifica.
Fu un'altra domenica amara per il calcio dell'italico stivale.
Ma l'importante, alla fine di quel concitato pomeriggio, fu sapere che Tancredi stava bene e si sarebbe ripreso in poco tempo. 
Il portiere romanista era  sempre stato un professionista esemplare. Un autentico Signore che non si meritava certo di divenire bersaglio di quegli pseudo-tifosi che in quella stagione stavano rovinando il Campionato più bello del Mondo.
Alla fine di quella stagione il "mio" Milan vinse la corsa scudetto con il Napoli e fu solo l'inizio della Storia del Grande Milan di Arrigo Sacchi.
Ma quella lì è un'altra storia.





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