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mercoledì 26 novembre 2014

La notte in cui Jean-Marie Pfaff fece piangere il Bernabéu


Accadde a Madrid la notte del  22 aprile 1987.
E io me lo ricordo bene. 
La RAI  portò nelle case di tutti gli italiani le immagini della sfida di ritorno delle semifinale di Coppa dei Campioni tra i padroni di casa del Real Madrid e i tedeschi del Bayern München.
Il Bayern del mio Pfaff che, quella sera lì, disputo una delle migliori partite della sua lunga e gloriosa carriera.
La gara di andata fu vinta in modo netto dai tedeschi per 4 reti a 1.
Ma il Madrid era famoso per essere riuscito più volte a ribaltare, tra le mura amiche del Santiago Bernabéu, parziali anche peggiori. 
Oltretutto il Bayern si presentava a Madrid senza uno dei suoi uomini migliori: quel Lothar Matthaus che avrebbe fatto grandi cose pochi anni dopo con la maglia dell'Inter allenata da Giovanni Trapattoni.
Come era nelle previsioni: pronti via ed iniziò l'assedio dei madridisti alla porta del grande Jean-Marie.
E il portiere belga inziò  il suo show fatto di parate straordinarie e salvataggi al limite del possibile.
Quel Real Madrid del 1987 schierava gente del calibro di Emilio Butragueno, Rafael Martin Vasquez, Josè Camacho, Carlos Santillana e del messicano Hugo Sanchez.
La pressione del Madrid portò, al  28° minuto del primo tempo,  alla rete di Carlos Santillana.
Pochi minuti dopo il capitano del Bayern Klaus Aughentaler venne espulso.
La pressione del Real Madrid aumentò ancor più di intensità ma, nonostante l'inferiorità numerica, il Bayern riuscì a resistere fino al novantesimo minuto.
Tra le straordinarie parate di Pfaff in quella notte di aprile  fu indimenticabile  quella che lo vide volare a deviare con la mano di richiamo un pallone calciato all'incrocio dei pali da un calciatore madridista. Un gesto tecnico degno di un "dio" tra i pali di una porta. Una di quelle parate che restano impresse nella mente e non se ne vanno più. 
Per il pubblico del Santiago Barnabéu le parate del belga furono come un incubo.
Diversi tifosi del Real  manifestarono tutta la loro frustrazione e delusione gettando in campo all'indirizzo di Pfaff un po' di tutto.
Tra gli oggetti raccolti dall'arbitro francese Vautrot nell'area di rigore del Bayern  anche una barra di ferro come testimoniarono le immagini  televisive e le fotografie da bordo campo.

Pur sconfitto per 1 - 0 il club bavarese approdò (in virtù del punteggio aggregato) alla  finale di Coppa dei Campioni  dove avrebbe affrontato il Porto. Ma quella lì è un'altra storia.
Quella notte dell'aprile 1987 resterà per sempre impressa nella mia memoria come la partita che  consacrò l'estro e la classe di Jean-Marie Pfaff:  il portiere che riuscì a far disperare il Bernabéu.

Grazie all'amico Shahan per le foto tratte dal suo racconto di quel doppio confronto che potete leggere qui:







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