Visualizzazioni totali

sabato 14 ottobre 2023

BRETT FORREST "QUALCUNO TRUCCO' LA PARTITA DEL SECOLO": LA PIU' GRANDE TRUFFA DELLA STORIA.

 




A volte ritornano.
A volte non se ne sono mai andati.
Gli incubi delle combine e delle truffe nel mondo del calcio non sono una novità.
La triste verità, tuttavia, ci è stata servita in questa  una nuova "bolla" di calcioscommesse che è scoppiata in questi giorni in Italia.
Voci, smentite, conferme, ridimensionamenti ...  è tutto e il contrario di tutto.
Ma di qualsiasi cosa si stia parlando,  potrebbe (il condizionale è obbligatorio) non essere paragonabile con la storia che Brett Forrest narra nel suo libro inchiesta "QUALCUNO TRUCCO' LA PARTITA DEL SECOLO".
Forrest racconta quanto appreso seguendo, passo dopo passo, le indagini di Chris Eaton già direttore dell'Interpol e ora impegnato in veste di capo della sicurezza della FIFA, in una lotta, impari, contro le bande di truffatori di Singapore e di tutto il sud-est asiatico ma anche  dell'est Europa.
E quello che racconta in queste 250 pagine è, esattamente, la più grande truffa mai organizzata nel mondo del calcio.
Gran parte della storia ruota intorno alla controversa figura di Wilson Perumal che, con buona probabilità, può essere considerato il più grande manipolatore di partite e re del  match-fixing mondiale.
Finito diverse volte in galera Perumal è sempre riuscito a sfangarla e, arrivato in Europa,  è riuscito a guadagnare montagne (non in senso figurato) di denaro truccando o tentando di truccare le partite di diversi tornei, comprese gare della F.A. CUP inglese con la ciliegina sulla torta del periodo d'oro in Finlandia a cavallo tra il  2008 e il 2011.
Forrest, nella sua inchiesta,  è riuscito proprio a contattare Perumal in persona ed ha così avuto modo di avere informazioni di prima mano che hanno reso la stesura del libro una sorta di  "bignami" delle truffe.
Partendo da come sia possibile guadagnare cifre astronomiche da un anonimo e insignificante match amichevole del  26 marzo  2011  tra le nazionali di Kuwait e Giordania  Forrest mette in rassegna tecniche, trucchi e modalità con le quali, dalle tribune stesse dello stadio dove si gioca la gare, partano i "segnali" che determineranno poi il "risultato" finale del match che più aggrada coloro i quali hanno scommesso su questa gara.
Tutto sembra incredibile soprattutto alla luce del fatto che, tutto ciò, avveniva (e avviene)  alla luce del sole, sotto il naso di quelli che (pace loro) dovrebbero contrastare questi fenomeni.
Non ringrazierò mai abbastanza quel mio caro amico che mi ha regalato questo libro e che, di fatto, mi ha guidato in questo labirinto che è il "match-fixing".
Osservo sempre con curiosità e vado cercando per tutti i campionati d'Europa quelle partite che, alla fine del primo tempo, dicono sul tabellone dello stadio  3-0 o 0-3 e  poi, alla fine, immancabilmente arrivano all'incredibile  3-3  finale.
Dalla terribile notte di Istanbul del 25 maggio 2005, da quel 3-0  a favore del mio Milan  che poi venne raggiunto dagli inglesi del Liverpool  sul 3-3, questo risultato finale mi ha sempre ossessionato.
L'ho ritrovato in questi tempi moderni, allorché ho direttamente constatato che proprio questi 3-3 in modalità descritta nonché improbabili 4-3 o 3-4 potrebbero essere la  spia dell'anomalia ... con buona pace del calcio, quello con la "c" minuscola.
Finché la palla continuerà a rotolare su campi dove più forte della stessa scorrono fiumi di denaro ci sarà sempre chi tenterà di indirizzare il risultato a piacimento, sempre con la complicità di qualcuno che, all'atto pratico, farà in modo che così sia.
Amen. 

















Nessun commento:

Posta un commento