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domenica 28 settembre 2014

Rüdiger Vollborn e la danza dell'airone




Accadde a Leverkusen la sera del 18 maggio 1988.
La squadra delle "Aspirine" giocava tra le mura amiche la gara di ritorno della finale della Coppa Uefa 1987/1988 contro gli spagnoli dell'Espanyol di Barcellona.
Nella gara di andata gli spagnoli si erano seccamente imposti per 3-0.
La gara di ritorno fu un monologo tedesco e,  alla fine dell'incontro, il tabellone dello stadio indicava Bayer Leverkusen - Espanyol 3-0.
I tedeschi avevano capovolto il risultato.
Dopo che anche i tempi supplementari si chiusero sul medesimo punteggio si andò ai calci di rigore.
I due portieri chiamati in causa erano il tedesco Rüdiger Vollborn e, per gli spagnoli, il leggendario portiere del Camerun Thomas N'Kono.
Dopo la prima parata di N'Kono sul tiro del tedesco Falkenmayer i successivi tiratori segnarono i loro rigori sinché lo spagnolo Urquiaga sparò la palla contro la traversa: si ripartì ancora alla pari.
I tedeschi realizzarono il loro quarto rigore mentre lo spagnolo Zuniga tirò centralmente e il portiere Vollborn parò senza grandi difficoltà.
I tedeschi realizzarono l'ultimo rigore e così divenne decisivo il tiro dell'attaccante spagnolo Losada.
E qui il portiere tedesco Vollborn entrò nella storia.
Poco prima che il giocatore spagnolo calciasse, infatti, il portiere tedesco iniziò a muovere le braccia in aria tracciando delle traiettorie che, subito, sembrarono simili a quelle delle ali di un airone. Un danza "tribale". La danza di Rüdiger Vollborn, la danza dell'airone.
Qualcosa di molto simile alla danza degli spaghetti inscenata a Roma nel 1984 dal "celebre" Bruce Grobbelaar.
Lo spagnolo Losada, forse infastidito da Vollborn, sparò il suo tiro (pur angolato bene)  sopra la traversa e per il portiere delle "Aspirine" quello fu l'attimo di gloria che ne consacrò la carriera. 







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