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mercoledì 25 giugno 2014

Astutillo Malgioglio il portiere che sfidò l'inciviltà del Calcio


Dotato di ottimo talento e di una buona prestanza fisica Astutillo Malgioglio, classe 1958,  dopo aver giocato tra i pali di Cremonese, Bologna, Brescia e  Roma nella stagione 1985-1986 approda alla Lazio che disputava quell'anno il campionato di serie B.
A differenza di buona parte dei suoi colleghi che si beavano tra i "lustrini" del dorato mondo pallonaro Astutillo Malgioglio dedicava il suo tempo libero ad una associazione che lui stesso aveva fondato nella sua città natale, Piacenza.
L'associazione fondata dal portiere si occupava del recupero motorio dei bambini portatori di handicap.
Un'attività extra-sportiva che rende onore al merito di chi, ogni giorno, si impegna nel sociale per rendere il mondo un po' migliore.
La stagione alla Lazio fu difficile e nel corso di una partita interna contro il Vicenza, nella primavera del 1986, i tifosi laziali se la presero in particolare con lui per qualche intervento non proprio perfetto.
Ma se il calciatore può anche passare sopra alle ferite dell'orgoglio professionale,  quando ad essere tirati in ballo sono i valori umani, ecco che la reazione dell'uomo vero non tarda ad arrivare.
Secondo una ricostruzione da più parti ritenuta attendibile fra i tanti cori ed insulti a lui rivolti quel pomeriggio di marzo ci fu una frase che scatenò la reazione del portiere: qualche tifoso di quelli che rendono merito alla categoria degli idioti gli urlò: "Torna dai tuoi mostri".
Malgioglio si tolse la maglia e, una volta gettatala a terra, ci sputò sopra.
La reazione di un Uomo Vero nei confronti di un modo di concepire il tifo becero e volgare incapace di veder poco più in là del proprio naso.
Chiusa così,  in quel pomeriggio di marzo,  la parentesi laziale nell'estate del 1986 Giovanni  Trapattoni lo volle con sé nell'Inter per coprire le spalle e far da secondo al giovane Walter  Zenga.
In fondo, Astutillo Malgioglio le spalle le aveva grosse per davvero. 
Un discreto portiere, ma prima ancora un grande uomo.
Personaggi così sono rari. 
Per questo resterà sempre tra i "portieri del sogno".


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