L'aneddoto che segue l'ho appreso leggendo il libro "Undici Metri - Arte e psicologia del calcio di rigore." di Ben Lyttleton (Tea Editore)
Accadde l'8 luglio 1982 poche ore prima della semifinale Germania Ovest vs. Francia del Mondiale di Calcio nell'albergo che ospitava la comitiva tedesca.
Tre calciatori tedeschi, l'attaccante Klaus Fischer, il centrocampista Pierre Littbarski e il leggendario portiere Harald "Toni" Schumacher lasciarono le loro camere e presero l'ascensore per raggiungere i compagni e partire così alla volta dello stadio Ramòn Sànchez Pizjuàn per la storica sfida.
Tuttavia l'ascensore ad un certo punto si bloccò.
Insieme ai calciatori tedeschi vi erano anche altre persone tra cui alcune donne che, subito, furono prese dalla paura.
Toni Schumacher, che pochi minuti prima nella solitudine della sua stanza aveva fatto esercizi di body building, fece sfoggia della sua proverbiale grinta e, con la sua forza, riuscì ad aprire le porte dell'ascensore salva trovare di fronte a sé il muro. L'ascensore si era bloccato proprio a metà tra due piani.
Il portiere tedesco, stando al racconto che lo stesso Fischer narrò di questo episodio, andò su tutte le furie.
Secondo la versione dell'episodio che diede Littbasrki l'ascensore restò bloccato per ben quindici minuti prima che il problema fosse risolto.
Nel frattempo la rabbia di "Toni" era montata sempre di più.
La comitiva tedesca partì alla volta dello stadio con un notevole ritardo a causa di questo episodio.
Ma i guai per Schumacher non erano finiti.
Sceso dall'autobus, quando questo era già ripartito, "Toni" si accorse di averci lasciato sopra la sua maglietta di gioco blu. Quella che per lui era un talismano.
A rabbia si sovrappose rabbia giacché gli toccò giocare la semifinale mondiale con la medesima maglia rossa che indossava anche il dirimpettaio portiere francese Jean-Luc Ettori.
Insomma, quella serata per "Toni" Schumacher non iniziò molto bene ...
Il resto della storia di quella storica semifinale lo potete leggere qui:
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