Visualizzazioni totali

giovedì 29 dicembre 2022

JORGE CAMPOS L'ARLECCHINO DI ACAPULCO

 


Portiere titolare della formazione del Messico ai Mondiali di  USA 1994 e Francia 1998  Jorge Campos divenne famoso, più che per le sue parate, per le sue stravaganti tenute di gioco che, ideate e disegnate da sé stesso, richiamavano le colorate tute dei surfisti che affollano le spiagge di Acapulco, città natale del nostro.
Così, colorato e fosforescente, Campos appariva come una sorta di "Arlecchino in Salsa Messicana".
Stravagante nel look,  come anche nel modo di intendere la professione, Campos aveva buone doti anche come attaccante e, all'inizio della  sua carriera  a livello di Club, giocò  diverse partite come centroavanti arrivando a collezionare anche un buon bottino di reti  nel corso della carriera.
Quando il selezionatore messicano Miguel Mejia Baron alla vigilia del Mondiale 1994  chiederà alla F.I.F.A., il Governo del Calcio,  di poter utilizzare Campos sia come portiere che come attaccante, il potente presidente Blatter negherà al Messico tale opzione.
Quattro anni dopo, nel mondiale di Francia, al portiere messicano verrà negata la possibilità di scendere in campo con maglie dai colori troppo sgargianti e Campos scenderà così in campo con maglie più "ordinarie" come quella azzurra e bianca che indossò nella gara che il Messico perderà 2 reti ad 1 contro la Germania negli ottavi di finale.
Alto poco più di  1 metro e 70, non certo un gigante, per il ruolo, Jorge Campos sapeva ben leggere le varie situazioni di gioco e si proponeva spesso come "libero" aggiunto anticipando ben fuori dalla sua area di competenza gli attacchi degli avversari,  mentre tra i pali faceva valere la sua straordinaria esplosività ed elasticità arrivando spesso a salvare situazioni di pericolo con balzi prodigiosi.
Nel Mondiale del 2002 disputato in Corea e Giappone  Jorge Campos fu selezionato dal commissario tecnico Aguirre tra i tre portieri della spedizione messicana  ma non scese mai in campo lasciando il suo posto di titolare all'allora ventinovenne Oscar Perez. 



(Parate e Reti di Jorge Campos) 









Nessun commento:

Posta un commento