Visualizzazioni totali

sabato 10 settembre 2022

"Claudio dei Miracoli": Ode in Memoria di Claudio "Garellik" Garella

 



Inizio primavera 1985. 
La volata finale verso il primo storico Scudetto del Verona di Osvaldo Bagnoli  io la seguii tutta in presa diretta, settimana dopo settimana,  dalle pagine del Guerino.
Di quell'autentica Armata Brancaleone che fece divertire ed emozionare un po' tutti noi amanti del "Bel Gioco Che Fu" Claudio Garella era il fantastico  Portiere.
Un Portiere del quale ho già avuto modo di narrare in questo blog nel seguente articolo:
Il 21 aprile 1985 allo stadio Meazza in San Siro si disputò quel Milan - Verona che, terminata a reti inviolate nonostante l'assalto milanista alla porta del Verona,  consacrò il portiere della formazione scaligera alla "Leggenda" con quel soprannome, GARELLIK, che venne fuori dalla storica copertina del Guerino in edicola il mercoledì dopo quella gara nella quale Garella parò l'impossibile.


Claudio Garella parava i tiri degli avversari con mani e piedi e, proprio quelle parate di piede, che faceva con una naturalezza disarmante in barba alle leggi di "stile" e di "fisica", l'hanno consacrato nella Storia del Calcio  ad Eterna Leggenda e  chi l'ha visto, chi c'era  in quel tempo lì, ne può testimoniare tutta la straordinaria unicità.
Appena il tempo di festeggiare lo Storico Scudetto con il Verona  che "Garellik" passò al Napoli per conseguire un altro "Miracolo Sportivo", cioè  quello di diventare il portiere titolare del  primo storico Scudetto della storia partenopea.
Lo scorso 12 agosto  il "nostro" Garellik se n'è andato, all'età di 67 anni, allungando così l'inesorabile lista degli "Amici Alati" che con il tempo ci hanno salutato.
Anche per lui ci sarà sempre posto nella nostra Squadra del Sogno a giocare partite infinite nello Stadio dei Sogni.
Nel presente di 37 anni fa compro il Guerin Sportivo n. 17,  e  resto affascinato da quel portiere che esce a contendere il pallone in una battaglia aerea con il "nostro" rossonero Mark Hateley ... è passato tanto tempo ma resta la magia ... 
E come scriveva Juan Villoro ... anche per Garella vale il detto: "Non è lui che se ne va, è il tempo."


(21 aprile 1985  MILAN - VERONA  0-0)













Nessun commento:

Posta un commento