Accadde la prima settimana di settembre del 1987.
Giuliano Terraneo, il "Poeta di Briosco" , ex portiere di Torino, e Milan, dopo aver risolto il suo contratto con la Lazio formazione con la quale disputò 38 gare nella stagione 1986/1987, si ritrovò nei primi giorni di settembre ad essere senza squadra.
Il "Poeta di Briosco", 33 anni, portiere affidabile, il ritratto del quale potete trovare in questo post http://allafinedelprimotempo.blogspot.com/2013/08/giuliano-terraneo-il-poeta.html , si ritrovò così ad essere sul mercato, disponibile a qualsiasi altra nuova avventura nel mondo del calcio.
Contemporaneamente a Manchester, sponda United, dopo che un serio infortunio al ginocchio andò a compromettere la carriera del portiere ed idolo locale Gary Bailey "Il Colosso Biondo" (di cui ho narrato le vicende nel seguente post http://allafinedelprimotempo.blogspot.com/2013/05/gary-bailey-il-colosso-biondo.html ) l'allenatore e manager scozzese Alex Ferguson si mise alla ricerca di un valido sostituto cui affidare la maglia numero 1 dei "Diavoli Rossi".
I nomi messi in bacheca furono altisonanti: prima il russo Rinat Dasaev e poi il belga Jean-Marie Pfaff. Tuttavia non se ne fece nulla per entrambi: per il russo il problema era l'allora "temibile" "Cortina di Ferro" che rendeva pressochè impossibile qualsiasi tipo di approccio, mentre per il ricciolone belga l'accordo fu impossibile stante la forte volontà del Bayern Monaco di trattenere Pfaff in Baviera come valore aggiunto di una formazione già ottima.
Nel mondo del calcio le voci "girano" e così saputo che il Manchester Utd. era alla ricerca di un numero 1 affidabile il procuratore italiano Giuseppe Bonetto prese contatti con Alex Ferguson e per Giuliano Terraneo si fece concreta la possibilità di trovare collocazione proprio a Manchester.
Detto e fatto la prima settimana di settembre Giuliano Terraneo volò a Manchester e provò per qualche giorno con i "Diavoli Rossi".
Le cose non andarono male sul campo dove Terraneo poteva far valere la sua pluriennale esperienza.
Tuttavia del possibile trasferimento non se ne fece nulla.
Ufficialmente a Manchester dissero che il portiere italiano non aveva quella stazza sufficiente a consentirgli di dominare l'area di rigore che, notoriamente, nel calcio inglese, viene grandinata da traversoni che rendono il gioco aereo essenziale nello sviluppo delle gare chiamando in causa spesso e volentieri il portiere di turno.
Terraneo con i suoi 182 cm di statura venne, in sostanza, ritenuto non idoneo a sostituire i 188 centimetri di Gary "Colosso Biondo" Bailey.
Qualche voce più maligna attribuì, invece, il mancato ingaggio di Terraneo allo stipendio richiesto (circa 150 mila sterline - 350 milioni di lire per un anno di contratto), ritenuto troppo elevato per lo standard inglese di allora, anche considerato che il capitano del Manchester Utd. e della nazionale inglese Bryan Robson percepiva molto di meno (100 mila sterline l'anno).
Va considerato che, ai tempi, il calcio italiano e la serie A era al top nel mondo in quanto a stipendi pagati ai pedatori dell'epoca e questo, di fatto, non fu molto favorevole a Terraneo
Il Manchester Utd di Ferguson si arrangiò alla bene e meglio nella stagione 1987/1988 alternando senza particolari fortune Chris Turner e Gary Walsh mentre nella stagione successiva Ferguson andò a cercare il suo numero 1 in Scozia portando a Manchester l'ottimo Jim Leighton.
Nella storia di Giuliano Terraneo resterà per sempre la memoria di quell'esperienza con la maglia dei "Diavoli Rossi" addosso, ma l'Inghilterra, "La Perfida Albione", non è terra che ama i Poeti degli altri e così il "Poeta di Briosco" ritorno in Patria.
Terraneo trovò posto tra i pali del Lecce squadra con la quale disputò le ultime tre stagioni della sua carriera agonistica prima del suo ritiro al termine della stagione 1989/1990.