Accadde a Istanbul il 25 maggio 2005.
Quella notte si disputò la finale dell'edizione 2004/2005 della Champions League tra il Milan e gli inglesi del Liverpool.
Quella partita entrò nella storia perché, dopo una prima parte di gara dominata in assoluto dal Milan e chiusasi sul 3-0, nella ripresa la formazione inglese riuscì incredibilmente a recuperare portandosi sul 3-3 che fu poi il risultato con cui si conclusero i tempi regolamentari.
Nei tempi supplementari il Milan ebbe sui piedi del suo formidabile attaccante, l'ucraino Shevchenko, la palla per chiudere il match sul 4-3.
La palla buona per l'attaccante rossonero capitò quando il tabellone segnava il minuto 118 di gara.
A poco più di due minuti dalla fine del secondo tempo supplementare Shevchenko colpì di testa verso la porta del Liverpool difesa dal polacco Jerzy Dudek e trovò la risposta del portiere che in tuffo deviò la palla che l'attaccante aveva indirizzato alla sua destra. Tuttavia il polacco non bloccò la palla che così ritornò verso Shevcheko che senza pensarci due volte la colpì con violenza.
Quel tiro sembrò un gol certo senonché Dudek, ancora a terra, alzò il braccio destro e la palla andò ad impattare proprio contro il suo braccio e, con una traiettoria incredibile schizzò verso l'alto finendo la sua corsa oltre la traversa dietro la porta degli inglesi.
Fu una parata d'istinto formidabile.
Qualcuno, a proposito del fatto che Dudek fosse polacco, tirò in ballo il Papa polacco Karol Wojtyla che, morto il 2 aprile di quel 2005, era stato in gioventù un buon portiere e forse aveva vegliato sopra la traversa del suo compatriota Jerzy donandogli quel guizzo che, di fatto, fu la salvezza del Liverpool.
Gli inglesi vinsero poi quella gara ai calci di rigore e sempre grazie ad una prodezza di Dudek che fermò l'ultimo e decisivo tiro del Milan che il destino ancora una volta affidò a Shevchenko.
Il portiere polacco fu l'eroe della notte di Istanbul ed entrò nella storia con certa benedizione del suo conterraneo Karol.
(25/05/2005 Milan - Liverpool)
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