Quando si trattò di sostituire, come portiere della nazionale di Spagna, una leggenda vivente come Luis Arconada la scelta ricadde sul giovane portiere dell'Atletico Bilbao Andoni Zubizarreta Urreta.
Andoni "Zubi" Zubizarreta, portiere di origine basca, arrivò al primo appuntamento importante della sua carriera, il Mondiale di Calcio di Mexico 1986, con alle spalle già due titoli di Spagna vinti con l'Atletico nel 1982/1983 e 1983/1984 una Coppa di Spagna vinta sempre nel 1983/1984 e una Supercoppa di Spagna vinta nel 1984.
Nel Mondiale Messicano lui era uno dei portieri che vestiva i guanti della Reusch.
Così come quelli del "mio" Pfaff che erano griffati con P sul dorso della mano, anche quelli di Zubizarreta erano perfettamente riconoscibili.
I suoi guanti avevano, infatti, la Z ben visibile sul dorso della mano. Quella Z, un po' come quella di Zorro, fu il segnale distintivo di questo Eroe Basco tra i pali della nazionale di Spagna.
Il mondiale messicano fu il suo primo vero banco di prova e, occorre dire, Zubizarreta lo passò alla grande.
E' vero che la Spagna venne eliminata nei quarti di finale (ai calci di rigore) dal Belgio, tuttavia, proprio il portiere spagnolo si dimostrò particolarmente affidabile.
Tanto che, proprio nell'estate del 1986, lo acquistò il Barcellona.
E lì la sua gloria calcistica venne ulteriormente arricchita di titoli, certo, ma anche di quella solida reputazione che è propria dei Campioni Veri, cioè Uomini Veri che fanno della gloria sportiva lo specchio della loro anima.
Zubizarreta fu titolare della maglia numero 1 della nazionale spagnola anche nei campionati Mondiali di Calcio del 1990, 1994 e 1998 collezionando, infine ben 126 presenze e meglio di lui ha fatto solo il nostro contemporaneo Iker Casillas, mentre dietro di lui altri due "Baschi" come Arconada e Iribar si fermarono rispettivamente a 68 e 49 presenze.
Insomma, quell'Eroe con la Z sui suoi guanti, che è tra i miei ricordi di adolescenza è stato un Grande del Calcio ... e questo non lo dico io ... ma l'ha decretato la Storia.
(Andoni Zubizarreta)
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