Correva il principio dell'anno 1984 allorquando, nelle edicole di tutta Italia, si affacciò una nuova rivista di calcio: SUPERGOL.
A dirigerla il giornalista Maurizio Mosca che, in uscita dalla Gazzetta dello Sport, si tuffò in questa nuova avventura editoriale per conto della Alberto Peruzzi Editore.
(Maurizio Mosca)
Il mensile SUPERGOL nasceva, grossomodo, sulle orme della rivista francese ONZE e il suo motto "IL MENSILE TUTTO A COLORI DEL GRANDE CALCIO" ne faceva un "must" assoluto, secondo per blasone solamente all'eterno "Guerin Sportivo".
La "fratellanza" con la rivista francese ONZE (nata nel 1976) era "certificata" dai crediti "fotografici" che, per quanto riguardava il calcio internazionale, consentiva al giornale di Mosca di vantare le foto più belle tra quelle in circolazione prese a prestito dai cugini d'oltralpe.
Maurizio Mosca si assicurò inoltre la collaborazione di validi colleghi e opinionisti, così uscivano sul mensile pezzi a firma di Cesare Cadeo, Paolo Valenti, Bruno Longhi tanto per citarne qualcuno, mentre ex calciatori come Josè Altafini e Ferruccio Mazzola davano un contributo tecnico/tattico alla causa.
Cavalcando l'onda lunga di quella "Golden Age" che vedeva giocare nel belpaese i più grandi calciatori del mondo, da Maradona a Platini, da Junior a Zico e via dicendo, il mensile di Maurizio Mosca veleggiava a gonfie vele nel mare dell'editoria sportiva italiana.
Le splendide foto della rivista restano la più grande testimonianza di un epoca del Calcio che, ahinoi, non tornerà mai più.
E non sto facendo il "solito" coccodrillo sul Bel Tempo che Fu: quella che vado narrando è la sacrosanta verità che le copertine in ordine sparso riportate sopra sono lì a testimoniare.
Quell'epoca d'Oro, con la Serie A che era il Campionato più ambito del Mondo, non sarebbe tornata più.
Nel settembre del 1989 Maurizio Mosca firmò l'ultimo numero come direttore del mensile.
Senza preavviso alcuno il numero che arrivò in edicola nell'ottobre 1989 aveva già un nuovo direttore e una differente denominazione: SUPERSPORT GOL, segno tangibile che il mensile stava cambiando pelle, riportando nelle sue pagine anche altri sport.
In poche righe il saluto di Maurizio Mosca che per quel numero di ottobre confezionò un articolo salutando il campione del Mondo Gaetano Scirea scomparso pochi giorni prima.
Nel giro di pochi mesi la rivista cambiò decisamente indirizzo e, di lì a poco, cessò anche il mio interesse.
Di non secondaria importanza fu la fusione, in Francia, di Onze con la rivista Mondial, che porterà alla nascita di Onze Mondial: col numero di quell'ottobre del 1989 cessò anche la collaborazione fotografica del mensile francesce con quello italiano. Un'epoca era finita per sempre.
Comprai l'ultimo numero "speciale" pochi giorni dopo la fine del mondiale di Italia 1990.
Quel numero, "SUPERGOL - MONDIALE" metteva, per sempre, la parola fine alla parabola editoriale di uno dei più splendidi magazine di Calcio al mondo.
Alla fine della Storia, se ad alcuni "critici & benpensanti" il personaggio di Maurizio Mosca è sempre stato inviso ( anche alla luce delle sue "stravaganze giornalistiche" - vi ricordate il suo "pendolino" ?), io gli sarò eternamente grato, per avermi regalato con il suo giornale, alcuni dei momenti più belli della mia esperienza di "lettore".
Quelle splendide foto che venivano fuori da SUPERGOL le porto impresse nella mente e nel cuore.
Il Bel Calcio che Fu.