Josè Angel Iribar è il giocatore che vanta il maggior numero di presenze con la maglia dell'Athletic Club anche noto come Athletic Bilbao.
Il leggendario portiere basco difese la porta dell'Athletic per ben 614 volte.
Per 466 volte scese in campo con la sua maglia numero 1 in gare valide per il massimo campionato di calcio spagnolo, la Liga, per 99 volte (anche questo è un record) in gare valide per la Coppa del Re e per ben 49 volte in gare valide per le coppe europee.
Iribar vinse il trofeo Zamora (destinato al portiere meno battuto della Liga) nella stagione 1969/1970.
Nato il 1 marzo del 1943 il portiere, autentico orgoglio basco e della nazionale di calcio di Spagna, toccò l'apice della sua vicenda calcistica il 21 giugno del 1964 allorché, da titolare della maglia numero 1, vinse con le furie rosse la seconda edizione della Coppa Henri Delaunay il Campionato Europeo per Nazioni che gli spangoli giocarono, nella fase finale, in casa loro.
Dopo aver eliminato l'Ungheria nella semifinale (non senza fatica con un gol di Amancio a pochi minuti dalla fine del secondo tempo supplementare) la Spagna si trovò a doversela vedere in finale contro la temibile Unione Sovietica dal grande portiere Lev Jascin.
La sera del 21 giugno davanti ai 79mila paganti dello stadio Santiago Bernabeu di Madrid la nazionale di Spagna piegò per 2 reti a 1 i sovietici. Dopo un fulmineo 1-2 con reti di Pereda per la Spagna al sesto minuto dopo un pasticcio dei difensori sovietici e pareggio immediato del sovietico Khusainov, la sfida proseguì in parità fino all'86° minuto quando Marcelino regalò la vittoria alla Spagna trafiggendo imparabilmente il mitico "Ragno Nero" Jascin.
La Spagna di Iribar e Suarez era Campione d'Europa.
Con le sue 49 presenze tra i pali della nazionale iberica Iribar è il quarto portiere che ha vestito per più volte la maglia delle furie rosse.
Con il suo stile sobrio ed essenziale, che non regala nulla allo spettacolo ma badava all'essenziale, Iribar è stato idolo di intere generazioni di tifosi spagnoli.
Il suo impegno politico e la forza della sua Leggenda ne hanno fatto una Icona del calcio spagnolo.
Un idolo.
(La Leggenda di Iribar)
Grazie, sempre, all'amico Shahan per la foto della copertina di Don Balon
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