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martedì 10 novembre 2015

Quando "Toni" Schumacher mandò all'ospedale Battiston


Accadde nella notte dell'8 luglio 1982 allo stadio "Ramon Sanchez Pizjuan"  in Siviglia.
La seconda semifinale del mondiale di Spagna 1982  vedeva in campo la Germania Ovest opposta alla Francia.
L'Italia di Enzo Bearzot in quello stesso pomeriggio aveva sconfitto la Polonia qualificandosi così come prima finalista.
La gara tra tedeschi e francesi fu molto tesa.
Dopo la rete iniziale (al minuto 17)  del tedesco  Pierre Littbarski  fece seguito  appena nove minuti dopo il pareggio di "Le Roy" Michel Platini su calcio di rigore.
Nella ripresa, quando ancora l'incontro era fissato sul 1 - 1,  accadde il fattaccio.
Al minuto 56 di gara il francese Patrick Battiston, che era entrato in campo da pochi minuti,  si trovò lanciato a rete a tu per tu contro il celebre portiere tedesco Harald "Toni" Schumacher.
Il portiere tedesco,  mondialmente riconosciuto come giocatore coraggioso e temerario nelle sue uscite a "dominare" l'area di rigore, quella volta andò sopra le righe.
Con il francese lanciato a rete Toni abbandonò i pali della sua porta e si avventurò in uscita lanciandosi verso il francese.
Con grande stupore di tutti, però, il portiere tedesco non andò a bloccare il pallone che Battiston nel frattempo aveva toccato anticipandolo. La sua "scellerata" uscita finì  in un volontario e rovinoso scontro con il giocatore francese.
L'impatto fu violentissimo e Patrick Battiston restò esanime a terra.

(La sequenza dello scontro Schumacher-Battiston)

Furono momenti di autentico panico con i francesi che avevano le mani nei capelli nel vedere il loro compagno privo di sensi a terra e, pochi metri da lì, il leggendario Toni che con aria indifferente avrebbe voluto rimettere subito in gioco il pallone nel mentre sfilato a fondo campo.
Tra le proteste dell'allenatore francese Hidalgo contro il portiere tedesco il povero Battiston fu portato a bordo campo, e di qui negli spogliatoi.
Al giocatore francese, che si riprese solo dopo diversi minuti,   venne subito somministrato dell'ossigeno: per lui la diagnosi parlò di stato commotivo e perdita di ben due denti a seguito del violento scontro.
Nel frattempo, in campo, le proteste dei francesi non sortirono effetto alcuno e l'arbitro olandese Corver non si sentì nemmeno in dovere di ammonire il portiere tedesco.
Quella storica semifinale finì poi ai calci di rigore, dopo che nei tempi supplementari i tedeschi riacciuffarono la partita che sembrava persa portandosi  dall'1-3  al  3- 3.
Decisivo, nei calci di rigore, risultò manco a dirlo proprio il leggendario Toni che parò due rigori ai francesi e consegnò così ai tedeschi il posto in finale: fosse stato espulso per quell'uscita su Battiston la storia sarebbe certamente andata diversamente ...
Ma quelli erano altri tempi, era un altro Calcio ...
Sicuramente il portiere tedesco commise un'azione sconsiderata ma quello era il suo modo di intendere il calcio: l'area di rigore era il suo regno inviolabile e lì si sentiva in dovere di fare il bello e il cattivo tempo.
Toni Schumacher chiese scusa a Battiston solo qualche anno dopo quel fattaccio.




(08/07/1982  Battiston vs. Schumacher)







domenica 8 novembre 2015

Quando una zolla di San Siro tradì Francesco Antonioli


Accadde  allo Stadio Meazza in San Siro, Milano,   il 22 novembre 1992.
Nel derby della Madonnina n° 156 che si disputò in una bella giornata di sole il Milan allenato da Fabio Capello  era in vantaggio per 1 rete a 0 grazie ad una splendida realizzazione di Gianluigi Lentini assistito, in occasione del gol, da un prezioso passaggio di Marco Van Basten.
La palla calciata da Lentini finì all'incrocio dei pali senza lasciare scampo all'Uomo Ragno, Walter Zenga.
Al 69°  minuto  di gara, tuttavia, l'Inter pervenne al pareggio con una rete siglata da Gigi De Agostini.
Quella rete se la ricorderanno sicuramente tutti i tifosi milanisti, così come la ricorderà per sempre anche l'allora portiere del Milan Francesco Antonioli.
Quando De Agostini calciò verso la porta di Antonioli i tifosi allo stadio già videro quel tiro destinato a terminare docile fra le mani del portiere rossonero.
Tuttavia accadde l'imponderabile.
La palla colpita da De Agostini toccò terra davanti ad Antonioli e, a causa del terreno irregolare, il portiere rossonero mancò la presa.
La palla, sfuggita al numero 1 rossonero, toccò nuovamente terra e, ancora una zolla maledetta la fece schizzare verso la linea di porta. 
A nulla vale il vano tentativo di Antonioli di bloccarla: la sfera terminò in rete la sua corsa e l'Inter pareggiò così la partita.
A fine gara l'interista Zenga consolò l'affranto numero 1 rossonero Antonioli prendendoselo a braccetto e raggiungendo insieme a lui gli spogliatoi.
Quella per Francesco fu una giornata storta, questo è certo, ma quelle maledette zolle del terreno del Meazza furono nell'occasione determinanti.
Così andò la storia.







(22/11/1992 Milan - Inter 1 -1)