Un bel giorno qualche signore della UEFA si renderà conto di aver commesso un clamoroso errore a mandare in pensione la Coppa delle Coppe, la competizione che metteva di fronte le squadre vincitrici delle rispettive coppe di lega nazionali. Lascio che il tempo passi zelante e attendo di vederla ritornare.
Il primo portiere ad alzare al cielo la Coppa delle Coppe, il 27 maggio del 1961, fu l'italiano Enrico Albertosi che, in quella prima edizione 1960/1961, difendeva i pali della Fiorentina e che alzò al cielo il trofeo proprio a Firenze dopo aver sconfitto i Rangers di Glasgow.
Per ironia della sorte quando il 19 maggio 1999 a Birmingham si disputò l'ultima edizione di questo trofeo l'ultimo portiere a laurearsi campione fu ancora un italiano: Luca Marchegiani, portiere della Lazio che sconfisse in finale gli spagnoli del Maiorca.
Tra Albertosi 1961 e Marchegiani 1999 tante storie, tanti gol, tanti campioni.
Ho radunato in questo post tutti i portieri italiani che giocarono almeno una gara in quella fantastica competizione.
EDIZIONE 1960/1961
Come detto a rappresentare l'Italia in quella prima edizione c'era la Fiorentina dell'allenatore ungherese Lajos Czeizler che fu poi sostituito dal connazionale Hidegkuti.
Tra i pali della viola si alternarono il veterano Sarti ed il giovanissimo Albertosi.
Nella prima doppia sfida con gli svizzeri del Lucerna giocò Albertosi la gara di andata con vittoria esterna della viola per 0-3. Quindi, nella gara di ritorno, il 28 dicembre 1960, a Firenze giocò Sarti e la Fiorentina vinse 6-2.
Nel successivo turno ai viola toccò la Dinamo Zagabria. Giocò Albertosi sia a Firenze il 22/3/1961 che a Zagabria il 12/04/1961. All'andata finì 3-0 per i viola che al ritorno vennero sconfitti per 2-1 passando tuttavia il turno per la differenza delle reti.
Il doppio incontro finale contro gli scozzesi del Rangers di Glasgow si risolse in due successi viola. Per 0-2 in terra scozzese il 17 maggio 1961 e per 2 -1 il 27 maggio 1961 a Firenze. In entrambe le partite giocò Albertosi che, così, fu il primo portiere italiano a sollevare al cielo la Coppa delle Coppe.
EDIZIONE 1961/1962
La Fiorentina difese il suo titolo partendo con lo sconfiggere gli austriaci del Rapid Vienna nel primo doppio confronto del 25 ottobre e 22 novembre 1961. A Firenze finì 3 -1 e a Vienna 2-6. Tra i pali della Fiorentina giocò in entrambe le occasioni Albertosi.
Nel turno successivo ai viola toccarono gli slovacchi della Dinamo Zilina. A Zilina il 21 febbraio 1962 i locali si imposero per 3 reti a 2. Nel ritorno, che si disputò a Firenze il 27 febbraio la Fiorentina si impose per 2-0 passando così al turno successivo. Sempre Albertosi difese nelle due gare i pali della Viola.
Nella semifinale ai viola toccarono gli ungheresi del Ujpest Dozsa Budapest. A Firenze il 21 marzo a difendere i pali della formazione italiana andò Giuliano Sarti. Il risultato finale fu un secco 2-0.
Nella gara di ritorno, a Budapest, Enrico Albertosi rientrò tra i pali della Fiorentina che si impose in trasferta per 0-1 guadagnandosi così la finale contro l'Atletico Madrid.
La prima gara che si disputò a Glasgow finì in parità 1 -1 e a difendere i pali della Fiorentina vi era Giuliano Sarti.
Nella ripetizione della gara il 5 settembre 1962 gli spagnoli si imposero con un netto 3 - 0.
Questa volta a Enrico Albertosi in campo per la ripetizione del match non restò che la consolazione del secondo posto.
EDIZIONE 1962/1963
A rappresentare l'Italia nell'edizione 1962/1963 ci fu il Napoli.
Al primo turno ai partenopei toccarono i gallesi del Bangor FC. Tra i pali del Napoli nelle due gare contro i gallesi c'era Walter Pontel. Dopo la sconfitta per 2-0 in trasferta il Napoli si impose per 3 -1 in casa. Allora non c'era ancora la regola del doppio valore dei gol in trasferta così, trovandosi le due squadre sul 3-3, si dovette rigiocare una terza gara. A Londra il 10 ottobre 1962 il Napoli vinse per 2 -1 e passò il turno. Tra i pali dei partenopei ci fu l'avvicendamento tra Pontel e Pacifico Cuman.
Nel successivo turno il Napoli affrontò gli ungheresi del Ujpest Dozsa. In porta giocò Pontel sia a Busapest il 14 novembre che a Napoli il 28 novembre. In entrambe le occasioni il punteggio fu 1 -1. Si rese necessario ancora una volta il terzo incontro per decidere il passaggio del turno.
A Losanna il 4 dicembre 1962 Pontel osservò i compagni battere gli ungheresi 3 -1.
Nel turno successivo contro l'OFK Belgrado il Napoli venne eliminato. Dopo la sconfitta per 2-0 a Belgrado quando tra i pali dei partenopei andò Pacifico Cuman nel ritorno a Napoli gli azzurri vinsero per 3 -1 e tra i pali ritornò Pontel.
Per la terza volta si andò al terzo e decisivo incontro.
A Marsiglia il 3 aprile del 1963 Pontel e i suoi vennero sconfitti per 3 -1 e furono eliminati.
EDIZIONE 1963/1964
L'Atalanta B.C. (Bergamasca Calcio) si affacciò sul palcoscenico europeo il 4 settembre del 1963 quando a Bergamo si giocò il primo turno preliminare della Coppa delle Coppe edizione 1963/1964.
L'avversario dei bergamaschi era lo Sporting di Lisbona. Tra i pali dell'Atalanta vi era quel Pier Luigi Pizzaballa la cui figurina dell'album Panini era leggendariamente introvabile. A Bergamo finì 2-0.
A Lisbona sempre con Pizzaballa tra i pali l'Atalanta venne sconfitta per 3-1 rendendo necessaria la terza partita per decidere il passaggio del turno.
Nella ripetizione, che si giocò a Barcellona il 14 ottobre 1963, tra i pali dei bergamaschi fu schierato Zaccaria Cometti che, nelle gerarchie del Campionato Italiano, era il titolare della formazione bergamasca. Lo Sporting Lisbona vinse per 3-1 dopo i tempi supplementari e così la prima partecipazione dell'Atalanta ad una coppa europea si esaurì al primo turno.
EDIZIONE 1964/1965
Nel Torino che affrontò l'edizione 1964/1965 della Coppa delle Coppe ci fu spazio tra i pali per un solo portiere: Lido Vieri. Cioè colui che raccolse il testimone da Valerio Bacigalupo dopo la tragedia di Superga.
Lido Vieri scese in campo in tutte le 9 partite che il Toro disputò in quell'edizione.
Nel primo turno contro gli olandesi del Fortuna Geelen il Torino vinse in casa 3-1 il 23 settembre 1964 salvo poi pareggiare in Olanda per 2-2 il 7 ottobre.
Nel secondo turno contro i finlandesi dell'Haka Valkeakoski i granata vinsero per 0-1 in trasferta l'11 novembre salvo poi passeggiare sugli avversari nel ritorno a Torino per 5-0 il 6 dicembre.
Nel terzo turno contro la Dinamo Zagabria dopo l'1-1 di Torino del 3 marzo 1965 il 17 marzo a Zagabria il Toro si impose per 1-2 guadagnandosi così l'accesso al quarto turno.
Contro i tedeschi del TST Monaco 1860 due gare non bastarono per stabilire le forze in campo: dopo la vittoria per 2-0 a Torino e la sconfitta per 3-1 a Monaco, nella ripetizione che si giocò a Zurigo il 5 maggio 1964 i tedeschi si imposero per 2-0 e passarono il turno eliminando i granata.
EDIZIONE 1965/1966
La prima partecipazione della "Vecchia Signora" alla Coppa delle Coppe nell'edizione 1965/1966 non fu delle più felici.
La Juventus allenata da Heriberto Herrera affrontò gli inglesi del Liverpool.
Nel doppio confronto che si disputò con gara di andata a Torino il 29 settembre 1965 con il risultato di 1-0 per i bianconeri e ritorno a Liverpool il 13 ottobre che finì 2-0 a favore degli inglesi la Juventus venne subito eliminata.
A difendere i pali dei bianconeri fu, in entrambe le partite, Roberto Anzolin.
EDIZIONE 1966/1967
La Fiorentina ritornò a disputare la Coppa delle Coppe nella stagione 1966/1967.
Tra i pali della Viola ancora volava Enrico Albertosi.
Tuttavia il doppio confronto contro gli ungheresi del Vasas Gyoer fu molto amaro per i viola.
La Fiorentina venne subito eliminata nonostante la vittoria nella gara di andata del 28 settembre 1966 a Firenze.
Nel ritorno in terra ungherese i viola vennero sconfitti per 4-2 e furono pertanto subito eliminati dalla competizione.
EDIZIONE 1967/1968
La prima volta del "mio" Milan nella Coppa delle Coppe fu subito quella buona.
Guidata in panchina dal "Paron" Nereo Rocco la formazione rossonera centrò il bersaglio al primo tentativo.
Nel primo turno contro i bulgari del Levski Sofia fu subito festa con la vittoria interna per 5 -1 del 20 settembre 1967 e pareggio 1 -1 a Sofia dell'11 ottobre. Tra i pali del Milan giocò Fabio Cudicini detto "Il Ragno Nero" nella gara di andata e Pierangelo Belli nel ritorno.
Gli ungheresi del Vasas Gyoer vennero superati nel secondo turno con un doppio pareggio che, con l'inserimento del valore doppio del gol in trasferta premiò i rossoneri: finì 2-2 in Ungheria il 22 novembre 1967 e 1 -1 il 7 dicembre a Milan. In entrambe queste partite tra i pali andò Belli.
Al terzo turno il Milan affrontò i belgi dello Standard Liegi. Il 28 febbraio 1968 a Liegi finì 1-1 e, tra i pali del Milan, il titolare indiscusso diventò Cudicini. A Milano il 13 marzo finì ancora 1-1 e quindi si rese necessaria la ripetizione dell'incontro. Sempre a Milano il 20 marzo il Milan sconfisse lo Standard per 2-0 guadagnandosi così l'accesso alla semifinale.
L'avversario era tra i più ostici: i tedeschi del Bayern di Monaco.
A Milano il 1° maggio e a Monaco di Baviera l'8 maggio si trovarono uno di fronte all'altro due grandi, grandissimi portieri: il "Ragno Nero" Cudicini e il tedesco Joseph Sepp Maier.
L'andata finì 2-0 mentre lo 0-0 del ritorno regalò alla compagnia di Rocco la finale della Coppa delle Coppe.
La finale che si disputò a Rotterdam il 23 maggio 1968 vide il Milan di Cudicini battere i tedeschi dell'Amburgo SV per 2-0.
A timbrare i "cartellini" dei gol rossoneri quello stesso Hamrin che, nel 1961 contribuì con i suoi gol al successo della Fiorentina.
EDIZIONE 1968/1969
Ancora il Torino rappresentò l'Italia nell'edizione 1968/1969.
L'inossidabile Lido Vieri difese i pali granata nelle prime tre gare: contro il Partizan Tirana a Tirana il 18 settembre 1968 finì 1-0 per gli albanesi. Il ritorno a Torino il 2 ottobre finì 3 -1 per i granata che si qualificarono così per il secondo turno.
Contro gli slovacchi dello Slovan Bratislava il Toro fu sconfitto in casa per 1-0 il 19 febbraio 1969.
Nella gara di ritorno, che si disputò a Bratislava il 5 marzo, Lido Vieri venne sostituito quasi subito, a causa di un infortunio, da Franco Sattolo.
I granata persero per 2-1 e vennero eliminati dal torneo.
EDIZIONE 1969/1970
Titolare della porta della Roma che affrontò la Coppa delle Coppe nell'edizione 1969/1970 fu Alberto Ginulfi che, nato e cresciuto nella capitale, era uno dei beniamini indiscussi dei tifosi giallorossi.
Ginulfi giocò tutte le partite che la Roma disputò nella competizione.
Nel primo turno la Roma si vide opposti gli irlandesi del FC Arda Newtownards. Dopo lo 0-0 dell'andata a Belfast il passaggio del turno venne assicurato dalla vittoria interna del 1 ottobre 1969 per 3-1.
Quindi fu la volta del doppio confronto con gli olandesi del PSV Eindhoven. Sia a Roma il 12 novembre che ad Eindhoven il 26 novembre il punteggio fu identico: 1-0 per la formazione di casa. Si procedette quindi al sorteggio per determinare la squadra qualificata. La spuntò la Roma che, nel terzo turno affrontò i turchi dello Goztepe Izmir.
A Roma il 4 marzo 1970 finì 2-0 per i giallorossi mentre a Smirne il 18 marzo finì 0-0 così che la Roma si qualificò per la semifinale.
Avversario di turno era la squadra polacca del Gornik Zabrze. A Roma il 1 aprile 1970 finì 1-1.
In Polonia il 15 aprile finì 2-2 dopo i tempi supplementari (1-1 i tempi regolamentari).
Si dovette rigiocare il 22 aprile a Strasburgo e, dopo l'ennesimo pareggio per 1-1 il sorteggio fu, questa volta, fatale ai giallorossi che vennero così eliminati ad un passo dalla finale.
(1- continua)