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sabato 11 ottobre 2014

In memoria di Zé Beto


La sera del 16 maggio del 1984 la Juventus di  Giovanni Trapattoni affrontò il Porto nella finale della Coppa delle Coppe edizione 1983/1984.
Tra i pali della squadra lusitana vi era Josè Alberto Teixeira Ferreirinha, detto Zè Beto.
Con l'occasione delle partite dei club italiani in Europa ho avuto la fortuna di conoscere, col passare degli anni, i portieri più forti del vecchio continente: così, quella sera del maggio '84 ci fu l'occasione per portare anche Zè Beto nel "mondo dei miei portieri".
In quella gara il Porto venne sconfitto per 2 reti ad 1.
Alla fine della partita proprio Zé Beto, infuriato con la terna arbitrale per un presunto torto subito in occasione della seconda rete bianconera di Boniek, prima spintonò l'arbitro Prokop quindi se la prese con uno dei due guardalinee strappandogli di mano la bandierina.
Questo eccessivo comportamento gli costò una squalifica di due anni da parte della UEFA.
Nel frattempo, nel 1986,  il polacco Jozef Mlynarczyk venne acquistato dal Porto e così  Zè Beto venne spesso relegato in panchina.
Un incidente d'auto si portò via Zè Beto troppo presto, all'età di soli trent'anni, nell'agosto del 1990.
Resterà nei nostri ricordi. 





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