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sabato 25 gennaio 2020

"Il portiere di Astrachan" uno splendido libro di Romano Lupi su Rinat Dasaev



"Sono le cinque della mattina del 6 luglio 1991. Una macchina viene ritrovata dentro il fosso del Rettorato dell'Università di Siviglia, la vecchia sede della Real Fabbrica del Tabacco. L'automobile ha compiuto un volo di cinque metri che induce i soccorritori a pensare al peggio per chi è rimasto all'interno del veicolo. La macchina è una Citroen BX e al suo interno viene rinvenuto soltanto un uomo. Un uomo molto famoso. Famoso non soltanto a Siviglia. Appena tre anni prima, in Germania Occidentale aveva giocato (da capitano della sua nazionale) la finale dell'Europeo di Calcio."

Si apre così, col triste declino del Campione,  lo splendido libro che  Romano Lupi ha scritto per narrare con il "cuore in mano", da vero innamorato di questo personaggio, la vera storia di Rinat Dasaev, il "Portiere di Astrachan", secondo solo a Lev Jascin nella graduatoria dei portieri più forti della storia calcistica della Russia.
Lupi è uno "dei nostri". 
Uno cioè dei nati negli anni settanta del secolo scorso e che, quindi, è stato testimone diretto di gran parte di quello che narra nel  suo libro: e questo rende inattaccabile la veridicità del suo racconto.
Romano Lupi era già  stato gradito  "ospite" del blog in una precedente occasione:  in collaborazione con Mario Curletto scrisse infatti  il più bel libro che sia mai stato dedicato al Leggendario "Ragno Nero" Lev Jascin, ossia quel  "Jasin. Vita di un portiere" del quale potete andare a leggere a questo link sul blog

Di Rinat Dasaev e della sua  importanza "capitale" nell'economia di questo blog sulla storia dei portieri da me più amati nella storia del calcio mondiale ho già avuto modo di raccontare in questo post: http://allafinedelprimotempo.blogspot.com/2014/04/rinat-dasaev-lerede-di-jascin.html

Per cui non sto a ripete cose già dette.
Il libro è ricco di aneddoti e ripercorre tutta la vicenda umana e sportiva di questo fantastico atleta.

L'appello a tutti gli amanti del Calcio di quel tempo lì, a cavallo tra gli ottanta e i novanta (soprattutto per chi ha i numeri 1 nel cuore), è quindi quello  di  leggere questo autentico atto di amore di Lupi che rende tributo a uno dei suoi Eroi di Gioventù, in maniera davvero esemplare.