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domenica 4 febbraio 2018

Jan Jongbloed e quella maledetta domenica del 23 settembre 1984



Al Leggendario portiere olandese Jan Jongbloed abbiamo già dedicato un post, alcuni mesi fa,  che potete leggere al seguente link: 
Domenica  23 settembre 1984 Jan Jongbloed era tra i pali della sua squadra dell'epoca, il Go Ahead Eagles, pronto come sempre a sbarrare la strada agli avversari di turno. 
Il portiere di calcio più famoso della storia della Nazionale di Calcio Olandese alla bella età di 44 anni ancora calcava i campi di calcio.
Ma quella domenica  di settembre Jongbloed non terminò la sua partita.
Appena dopo il fischio di inizio una notizia terribile cambiò il corso della sua vita.
Pochi minuti prima, ad  Amsterdam, suo figlio Erik di appena 21 anni portiere del DWS era morto in campo  colpito in pieno da un fulmine. Una tragedia immane.
Il giovane portiere, nel corso di una partita di quarta serie giocata tra i pali della stessa squadra di Amsterdam dove il padre aveva mosso i suoi primi passi nel lontano 1959, si stava accingendo a rinviare la palla da fondocampo. 
Di solito quel gesto tecnico era ad appannaggio del compagno di squadra Rob Stenacker. 
Ma nella concitazione del momento, mentre una forte tempesta inperversava sul campo di gioco, Erik  indicò la via del centrocampo al compagno assumendosi l'onere di rimettere la palla in gioco.
E fu allora, di fronte agli occhi della fidanzata Jacqueline e della sorella Nicole, che  accadde la tragedia.
Un fulmine colpì il giovane Erik in pieno uccidendolo all'istante.
Una palla di fuoco,  un boato tremendo e, nelle parole dei compagni di squadra che a pochi metri da lui furono spostati dall'ondata di pressione dell'aria, tutto lo smarrimento per un fatto tremendo. 
Jan Jongbloed, ancora con la sua divisa indosso, arrivò in poco tempo sul luogo dell'incidente. 
Un destino tragico gli era toccato in sorte. 
Un dolore immenso al quale è difficile far fronte.
Un anno dopo Jan Jongbloed  fu colto da infarto e, una volta ristabilitosi,  fu ovviamente  costretto a smettere con il calcio giocato.
In confronto alle sconfitte sportive, a quelle delle due maledette finali mondiali perse una di fila all'altra, nel 1974 e nel 1978, il dolore immane della perdita del figlio Erik, il dolore di quella maledetta domenica 23 settembre 1984 segnarono per sempre la vita di  Jan Jongbloed, il  "Tabaccaio di Amsterdam", il Miglior Portiere della Storia del Calcio Olandese.