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sabato 13 settembre 2014

Massimo Taibi e una carriera sull'ottovolante


Quella di Massimo Taibi, nato a Palermo il 18/2/1970, è stata una carriera avventurosa, vissuta come si potrebbe vivere un giro sulle montagne russe ... sul famoso ottovolante.
Dopo la gavetta tra Licata e Trento nel  1990 finisce al Milan dove però è terzo portiere. 
L'anno seguente è al Como e l'anno successivo trova a Piacenza l'ambiente ideale per esplodere in tutte le sue straordinarie qualità.
Portiere molto spettacolare coi suoi voli plastici, sempre pronti a raccogliere palloni prima e applausi poi, Taibi si rende protagonista di cinque stagioni splendide. 
Nella stagione 1997/1998 gli capita nuovamente una grande occasione. Sempre il Milan ne ricompra il cartellino e disputa metà torneo come titolare della maglia numero 1. 
Tuttavia l'idillio è breve e, complice il passaggio della maglia di titolare al "gigante" Sebastiano Rossi, Taibi si ritrova di nuovo in panchina.
La stagione successiva viene prestato dal Milan al Venezia che, anche grazie alle sue parate, riesce miracolosamente a guadagnarsi la permanenza in serie A.
Nell'estate del 1999 il portiere si trova di nuovo nel punto più alto del suo ottovolante allorché viene ingaggiato dal Manchester United di Sir Alex Ferguson per sostituire un monumento come il danese Peter Schmeichel.
Dopo un ottimo avvio di campionato nella sfida interna contro il Sunderland un tiro apparentemente innocuo  e senza molte velleità di Le Tissier (che Taibi si accinge a parare in presa bassa)  gli sfugge incredibilmente  sotto la pancia ed entra in rete. L'errore determina, di fatto,  la fine della carriera inglese di Taibi.
A gennaio del 2000, nel corso della sessione invernale  di calciomercato,  il portiere ritorna in Italia a difendere i pali della Reggina. 
E a Reggio Calabria Taibi si ritrova a giocare ai livelli che gli sono consoni.
Grandi parate e interventi sempre risolutivi lo portano in poco tempo a diventare il beniamino dei tifosi locali.
Il primo aprile del 2001 nella sfida che vede la Reggina opposta all'Udinese con gli ospiti friulani avanti per una rete a zero quando il tabellone luminoso indica il minuto 89 la carriera di Massimo Taibi ritorna al vertice massimo.
A pochi secondi dalla fine e con un calcio d'angolo a favore dei calabresi Taibi si porta in attacco e, proprio lui, dall'alto del suo metro e novanta abbondante svetta di testa e segna la rete del pareggio.
Lo stadio "Granillo" è in tripudio ... e Massimo Taibi entra nella leggenda.
L'unico portiere a segnare una rete su azione in Italia era stato, sin lì,  Michelangelo Rampulla ... ma quella lì è un'altra storia.
La stagione terminò tuttavia in maniera amara con la retrocessione della Reggina in serie B e Taibi passò quindi all'Atalanta per quattro stagioni prima di finire a difendere i pali del Torino nella stagione 2005/2006. 
Nel 2007 passa all'Ascoli dove nei primi mesi del 2009 chiude la carriera agonistica.
L'elasticità dei suoi voli plastici resterà sempre impressa nella memoria di chi ama veder i portieri fare il loro mestiere: l'errore di Manchester, seppur determinante per l'esito di  quell'avventura, non può che essere considerato come uno spiacevole episodio che può capitare se scegli di metterti tra i tre legni di una porta ma che non può certo offuscare l'intera carriera di un portiere.







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