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domenica 27 dicembre 2020

QUANDO RENZO GALLIANI PASSO' DAL CABIATE AL MILAN

 



Accadde nella metà di quegli splendidi anni '80 dei quali  spesso e volentieri vado narrando su queste pagine.
In quegli anni lì, l'amico Renzo Galliani, uno dei ragazzi con i quali talvolta si condivideva le partitelle di calcetto nel nostro  "Stadio dei Sogni" (che era il campo di pattinaggio del Centro Giovanile San Luigi),  passò a giocare dal nostro C.G. CABIATE al  "mio" Milan.
Mi ricordo bene che, all'epoca, nelle discussioni di calcio fra noi ragazzi in  oratorio, non si parlava d'altro. 
Renzo Galliani, nei miei ricordi, resta un vero talento naturale. 
Un attaccante dall'istinto Puro che, se devo paragonare a qualcuno, con le dovute differeze e precauzioni, accosterei ad un giovane Marco Van Basten.
Vi era nelle sue movenze quell'estrema e sorpredente eleganza ed abilità che te lo faceva subito saltare all'occhio. 
Il passaggio da una piccola realtà come quella del paese ad una società dal grande blasone come quella del Milan era prerogativa di pochi, pochissimi eletti. Gente, insomma, che aveva i Piedi Buoni con entrambe le lettere miuscole.
E il nostro, in virtù di quanto sopra ho esposto, era  con tutto il diritto di questo mondo, tra quei pochi eletti.
Per tutti, all'Oratorio di Cabiate, Renzo Galliani era detto "Uribe", come il formidabile bomber peruviano che in quegli anni lì giocò in Italia con la maglia del Cagliari e che era tra i più forti calciatori sudamericani  dell'epoca insieme a Maradona e ai brasiliani Zico e Falcao. Che poi non ho mai capito quale fosse l'origine di tale soprannome, ma tant'è che, per tutti lui era "Uribe".
Ho il ricordo delle foto di questo nostro amico cabiatese con la maglia del Milan che vedevo e appuntavo regolarmente con dei fogli bianchi inseriti nelle pagine delle riviste di calcio per tenerli a futura memoria. Ho per certo anche alcuni numeri di FORZA MILAN di quegli anni con le  relative foto ma la memoria mi ha riportato a sfogliare ripassando velocemente tutti i vecchi numeri del Guerin Sportivo  a cavallo tra il 1985 e il 1986 e, nel giro di qualche ora,  ho ritrovato quell'articolo che il Guerino dedicò proprio nel dicembre del 1986 alle giovanili Rossonere e dal quale ho tratto le foto che accompagnano questo post. 
Ho chiesto poi l'aiuto del più grande collezionista di materiale calcistico del mondo che io conosca, l'amico Shahan Petrossian che, da Los Angeles,  in meno di due ore mi ha spedito  il  file  PDF  di quel Guerin Sportivo n. 51 datato 17 dicembre 1986.
In quel numero, tra le altre foto delle giovanili rossonere, vi è anche quella che ritraeva l'amico Renzo con i suoi compagni della formazione del  Milan - Giovanissimi  annata 1986/1987 allenata da Luigi Balestra.
Sempre in quel Milan non può passare certo inosservata la figura del portiere Carlo Cudicini ... ragazzo dal cognome  impegnativo e del quale un giorno parlaremo in un post a lui dedicato. 
Sono ricordi, anche questi, di tempi certamente lontani, ma anche di storie che vanno ricordate e, di tanto in tanto ripassate ...
La Storia di Renzo, detto "Uribe", uno degli Eroi del "Nostro Tempo Migliore".




(Foto tratta dal Guerin Sportivo n. 51/1986)




P.S. Grazie a Shahan Petrossian per l'assistenza al pezzo  http://soccernostalgia.blogspot.com/






QUANDO IL MILAN GIOCO' A CABIATE

 


La “rosa” del Milan 1981-82. Da sinistra, in alto: Mariconti (massaggiatore), Collovati, Baresi, Tassotti, Buriani, Piotti, Battistini, Mandressi, Jordan, Maldera, Gambino, Ribolzi (massaggiatore); al centro: Moro, Minoia, Romano, Monti (medico sociale), Ferretti (allenatore in 2a), Radice (allenatore), Grandi (preparatore atletico), Novellino, Antonelli, Cuoghi; in basso: Incontri, Incocciati, Icardi, Cambiaghi, Gadda, Evani, Tumiatti, Galli, Pedretti, Donà



Accadde il 4 febbraio  1982 al Campo Sportivo di Cabiate.
Quel giorno, proprio qui davanti a casa mia, in Via Baracca,  per giocare quella che si poteva, a ragione, definire  "un'amichevole di lusso"  contro il nostro C.G. CABIATE CALCIO  arrivò  il  "mio" MILAN.
Questo post, a  ricordo di un evento "Storico" per tutti gli amanti del calcio della "Piccola Parigi",  non sarebbe stato possibile realizzarlo senza l'aiuto dell'amico Fabio Abbondi che, nel Grande Mare di Internet, ha scovato quel pezzo mancante, necessario per poter stendere le presenti righe, di cui sempre sono andato in cerca ma che mai avevo trovato: il tabellino a testimonianza "unica" di quella gara.
Il tabellino, che Fabio ha recuperato dal sito http://www.magliarossonera.it/ , lo riporto integralmente in calce a queste righe avvertendo che, purtroppo, manca la formazione che il C.G. Cabiate schierò in campo quel giorno.
I ricordi di quella gara, nascosti nei cassetti della mia memoria, sono invero ridotti ad un unico ma prezioso aneddoto.
Con i miei (quasi) 11 anni, in quel giorno del mese di febbraio, ero in giro per la via Dante in compagnia dell'amico Johnny Caldera e sicuramente qualche altro "socio", in tutt'altre faccende affaccendato allorchè facemmo un incontro che poi restò per sempre nella mia memoria come il ricordo di "quando il Milan giocò a Cabiate".   Molto più della partita stessa che, peraltro, non vidi.
Stazionavamo con le nostre biciclette presso la panchina di cemento che, qualcuno tra i più attempati, ricorderà, stava tra il semaforo di Via Dante angolo Viale Repubblica e il Cimitero. Ad un certo punto, proveniente da Viale Repubblica girò in Via Dante una macchina di grossa cilindrata che non passò inosservata: una BMW lustra e imponente  che, dopo aver percorso lentamente poche decine di metri si fermò all'altezza della nostra panchina. Il guidatore tirò giù il finestrino. Quel viso lo riconobbi subito: era Walter Novellino che di quel mio Milan era uno dei giocatori più importanti. Di fianco a lui riconobbi subito anche il biondissimo Ruben Buriani. Ricordo che restai di stucco. Novellino ci chiese dove fosse il campo sportivo e ricordo che gli indicammo il muro grigio che facendo angolo tra la via Dante e la Via Baracca delimitava il confine tra l'Oratorio, Campo Sportivo compreso, e il resto di quel nostro "piccolo mondo".
Esattamente, del come e sopratutto del  perchè di quella gara poi non vidi nemmeno un minuto non ho un ricordo proprio chiaro.
Con il senno di poi, sapendo che tra i pali rossoneri c'era quell'Ottorino Piotti che di lì a un anno diventò uno dei miei idoli tra i numeri 1,  posso dire di  aver mancato un appuntamento "unico" nella vita, di quelli che, sì, sono proprio "treni che passano una volta sola" e lasciano dietro una marea di coccodrilli a piangere lacrime inutili.
Resterà a mia parziale consolazione,  fino alla notte dei tempi, solo il piacere di quell'incontro "ravvicinato" ed inaspettato con Novellino e Buriani ...
Mio fratello Luca, quel pomeriggio, era di servizio al piccolo barinetto del campo sportivo e quindi anche i suoi ricordi di quella partita non sono granchè focalizzati sulla gara quanto piuttosto sul contesto in cui la stessa si svolse.
L'amico Fabio, che vide la partita da dietro la porta  posta sulla Via Baracca, ricorda invece chiaramente l'attacante scozzese Joe Jordan, detto "Lo Squalo", che essendo lo straniero del gruppo era un po' anche la Star, conservando, per esempio, il rammarico di non aver prestato attenzione più di tanto a quel Franco Baresi che col tempo sarebbe poi entrato per sempre nel Mito con la sua maglia numero 6 a mettere il sigillo sull'epoca d'Oro del Leggendario Milan di Sacchi che sarebbe stato lì da venire pochi anni dopo.
Quel Milan della Stagione 1981/1982, invece, passò purtroppo alla storia per la seconda retrocessione in serie B nella storia del Club  e, proprio nella gara di Cabiate in panchina come allenatore dei rossoneri sedette Italo Galbiati che aveva appena preso il posto dell'esonerato Gigi Radice.
Sempre quel Milan fu quello che Carlo Vanzina immortalò nel celebre ECCEZZZIUNALE VERAMENTE con Diego Abatantuono. Le due gare del Milan contro Inter e Juventus, entrambe perse dai rossoneri per 0-1 rispettivamente il 25 ed il 4 di  ottobre  del 1981  furono i primi e poco incoraggianti segnali di quella tribolata stagione.
Così, dopo tanti anni che questo post l'avevo in mente, finalmente è venuto fuori ... 
Ricordi lontani, di un tempo lontano, certamente più felice e spensierato volato via sulle ali dei miei undici anni, qui, nella Piccola Parigi  che oggi, come in quelle cartoline che restano invendute negli espositori e sbiadiscono con il tempo, ha perso i suoi splendenti colori e chissà se potrà rivedere mai un evento come quello che andò in scena quel 4 febbraio di 38 anni fa. 
Un'eternità.




Cabiate (Comunale), 4 febbraio 1982

Milan-Cabiate  11-0 (5-0)

Milan: Piotti (46' Incontri); Tassotti, Maldera III  (65' Gadda); Venturi, Collovati (46' Minoia), Baresi; Buriani, Novellino (46'  Incocciati),  Moro (46'  Evani), Antonelli (60' Cambiaghi), Jordan. All.: Galbiati.

Reti: 8' Buriani, 13' Jordan, 21' Venturi,  34' Jordan, 43' Buriani, 50' Incocciati, 60' Mandressi, 65' Evani, 73' Cambiaghi, 75' Venturi, 80' Mandressi.

Undici gol  contro il Cabiate

ˮCabiate.  - Undici gol,  e un  buon movimento di  tutta la squadra,  apparsa in  salute.  Il  Milan si è preparato così alla  partita col Napoli, offrendo contro i dilettanti del Cabiate (1 divisione)  incoraggianti indicazioni  a  Gal- biati.  Tassotti è ormai recuperato e può rientrare dopo due giornate d'assenza.

Baresi  h disputato  90   minuti senza  problemi.  Ad   un certo punto verso  la  fine della gara è rimasto a  terra dopo un  contrasto.  Tutti hanno tremato,  ma  il  libero si è rialzato poco dopo,  in  buone condizioni.  Moro ha  su- bito una botta al  ginocchio.ˮ  (La Gazzetta  dello  Sport,

5-2-1982)





P.S.  Se, tra chi leggerà questo post, vi è qualcuno che ha qualche fotografia in ricordo di questa gara, così allo stesso modo chi avesse notizie della formazione che il C.G. CABIATE schierò quel giorno contro il Milan e volesse condividere con noi ci farebbe davvero felici.