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domenica 14 dicembre 2014

Milan vs Higuita 1 - 0



Il 17 dicembre 1989, alle ore 6 del mattino, con un freddo bestiale, eravamo in quattro in mezzo alla Via Corridoni a festeggiare la seconda vittoria  del Milan nella coppa Intercontinentale.
La prima coppa intercontinentale  i rossoneri la vinsero nel 1969. Non ero ancora nato.
Ecco quindi che la notte del 17/12/1989 ho vissuto la mia prima gioia intercontinentale rossonera.
Io, mio fratello, il mio omonimo Mauro Tagliabue  e il mitico Alberto Conti eravamo appena usciti da casa di Danilo Abbondi dopo aver assistito alla sfida tra il MILAN campione d’Europa e i colombiani del Nacional de Medellin campioni del sudamerica.
Qualcuno tra voi probabilmente se lo ricorderà anche, le sfide di coppa Intercontinentale si giocavano a Tokyo quando qui in Italia era notte fonda. Oltretutto gli sfegatati tifosi giapponesi seguivano la partita facendo suonare delle trombette che rendevano l’acustica dell’evento sportivo davvero unica. Chi ha avuto la fortuna di vedere almeno una volta tali partite quel suono inconfondibile se lo ricorderà ancora.
L’appuntamento era per le 2 del mattino. Mio fratello mi venne a svegliare per portarmi con lui. Era la gioia dell’evento che arrivava che non ci faceva avvertire il freddo di quella notte. L’amico Danilo, gran sfegatato rossonero, ci ospitava per la gran nottata.
Da notare come, dei cinque presenti, quella notte il solo e mitico Alberto era “neutro”, ossia non tifoso, ma voleva esserci, per il gusto di esserci.
Da gran studioso di calcio mi ero ben documentato sui nostri avversari. Una squadra di emeriti sconosciuti dove l’unico elemento eccezionale era (guarda i casi della vita) il portiere. Rene Higuita era infatti la stella del Medellin.
Higuita era il prototipo del portiere autenticamente LOCO (MATTO), per questo in Sudamerica egli era conosciuto solo come “EL LOCO” Lui batteva i rigori, tirava le punizioni, e difendeva la sua porta più come libero che come portiere. Egli stazionava infatti sempre sulla lunetta dell’area grande. Il portiere del Medellin divenne la colonna portante della nazionale Colombiana che a tratti stupì il mondo per il suo gioco spettacolare ai mondiali di Italia 90. Altri portieri, dopo di lui, iniziarono a giocare con i piedi alla ricerca del goal, il paraguayano Chilavert e il messicano Campos sono i suoi eredi.
La partita si presentava difficile, e così fu. EL LOCO HIGUITA organizzò un paio delle sue uscite spericolate fuori aria per fermare i nostri attaccanti (in particolare Van Basten).
Finirono i tempi regolamentari senza che lo 0 – 0 iniziale fosse variato. La sofferenza dei supplementari durò fino al 119 e penultimo minuto di gara. A quel minuto corrispose un calcio di punizione che il mitico Chicco Evani sparò dentro dritto per dritto alle spalle del  portiere colombiano. ERAVAMO CAMPIONI DEL MONDO!!! Scoppiò tutta la nostra gioia… tanta… troppa…
20 anni dopo la prima coppa INTERCONTINENTALE del 1969 era finalmente arrivato il bis.

(Testo originariamente redatto nell’agosto del 2002)

Nel frattempo sono passati 25 anni …  e quella notte resterà indimenticabile.




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