C'era una volta, tanti anni fa, un settimanale sportivo che oggigiorno (quasi) nessuno più ricorda, sepolto come fu da una mole di materiale poi uscito successivamente.
Si chiamava SPECIAL SPORT ed era edito dalla TATTILO EDIZIONI SPECIALI SPA nome che, per quelli con buona memoria, evoca ben altri e più pruriginosi ricordi.
La presidente della casa editrice era, infatti, quella Adelina Tattilo che, dopo non poche beghe legali, acquisì dall'ex marito Saro Balsamo i diritti per l'edizione italiana di "PLAYMEN".
Ma bando a queste "storie di gossip da soap-opera", quel che qui vi rammento è la Storia con la S maiuscola di una rivista di Sport che vedeva come direttore di testata uno dei più apprezzati giornalisti dell'italico stivale, Gianni Minà.
Il suo "A viso aperto" era uno di quegli editoriali che, leggevi e rileggevi, e mandavi magari anche a memoria, a tratti, perché quello era Vero Giornalismo, puro e sano
Consulente Editoriale della rivista era poi un altro Pezzo da 90 del giornalismo sportivo italiano, ossia Giorgio Tosatti.
Chi mi legge e come me ha avuto il piacere di vivere in quella seconda metà degli anni ottanta avrà certo un tuffo al cuore al ricordo Umano e Professionale di questi due grandi giornalisti che ho appena nominato, Minà e Tosatti.
SPECIAL SPORT vide la luce nella primavera del 1987 e il motto della rivista "LO SPETTACOLO, LA GENTE, IL COSTUME DELLO SPORT" faceva ben intendere quale fosse la linea editoriale del settimanale.
Non solo ed esclusivamente cronaca (per quel compito ricordo - sempre - c'era il vecchio e buon "Guerino") quanto approfondimento e ricerca della dimensione dell'uomo celato dietro lo sportivo, dell'intimità della vita quotidiana dei campioni che faceva affiorare storie affascinanti e presentava una lato inedito di tutte queste star.
E poi non solo calcio, ma un occhio di riguardo per tutte le discipline sportive.
A collaborare con Minà e Tosatti vi erano fior di personaggi, da Tony Damascelli a Oliviero Beha, da Darwin Pastorin a Sergio Zavoli, da Filippo Grassia a Massimo de Luca e via via ancora tanti nomi illustri del giornalismo e spettacolo dell'italico stivale.
Ne ho seguito personalmente la "traiettoria" editoriale dal settembre di quel 1987 sino alla fine di quel primo anno di pubblicazione.
Poi, uscito il numero 1 della seconda annata, gennaio 1988 ne persi le tracce.
Per certo dopo quel numero 1 la rivista non arrivò più qui a Cabiate nell'edicola dell'Elio "Batista".
Non ho mai saputo che fine fece questa splendida rivista.
Per certo posso dire di aver avuto la fortuna di poterne leggere diversi numeri.
Erano letture, ma erano anche lezioni.
Leggevi e imparavi e crescevi nel culto di questi scrittori e giornalisti che sono stati dei veri maestri.
Metto un sigillo a questo post dedicandolo con l'affetto di un "vecchio-giovane lettore" alla memoria di Minà e Tosatti, indimenticati.
Indimenticabili.
(Editoriale tratto dal numero 20 di Special Sport - 15-9-1987)
(IL FATTO - tratto dal numero 20 di Special Sport - 15-9-1987)






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