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martedì 25 agosto 2015

Jens Lehmann l'Uomo - un po' matto - di Essen



Quando, nell'estate del 1998, il portiere tedesco Jens Gerhard Lehmann approdò al Milan lo storico commentatore televisivo (nonché sfegatato tifoso rossonero) Carlo Pellegatti gli affibbiò il soprannome di "Uomo di Essen". 
Lehmann, nato proprio ad Essen il 10/11/1969, era reduce dalla vittoriosa campagna in Coppa Uefa della primavera 1997 quando tra i pali del "suo"  Schalke 04 fu determinante nel piegare in finale l'altra squadra di Milano, l'Inter.
Forse proprio per questa vittoria ai danni dei cugini interisti, in casa Milan si decise di puntare forte su di lui in vista della eventuale sostituzione di Sebastiano "Seba" Rossi tra i pali rossoneri.
Oltre alla vittoria in Uefa il curriculum di Lehmann poteva vantare anche il primato (sempre raggiunto in quella primavera 1997) di essere stato il primo portiere tedesco a realizzare un gol su azione: accadde nella sfida contro il Borussia Dortmund che proprio la rete di Jens fissò sul risultato di 2-2.
L'avventura in rossonero di Lehmann durò lo spazio di cinque partite. Dopodiché il tedesco finì tritato e sconfitto nel "trialismo" con Sebastiano Rossi e Christian Abbiati che gli tolsero  in breve il posto da titolare.
Ritornato in Germania per sostituire il veterano Stefan Klos tra i pali proprio del Borussia Dortmund (a cui segnò quel gol di cui abbiamo accennato sopra) Lehmann disputò 129 gare con i gialloneri vincendo anche una Bundesliga nella stagione 2001/2002 finché nell'estate 2003 si trasferì in Inghilterra per vestire la maglia dell'Arsenal ed anche qui, come a Dortmund, si trattò di sostituire tra i pali dei Gunners una leggenda come David Seaman.
Ma il tedesco si rivelò all'altezza del compito e al primo tentativo Lehmann vinse la Premier League in una cavalcata storica che in 38 gare non lo vide mai uscire sconfitto dal campo. 
Coi Gunners Lehmann vinse anche la Coppa d'Inghilterra nella stagione 2004/2005 e la Community Shield 2004 e stabilì, inoltre,  il record di imbattibilità per un portiere in Champions League mantenendo inviolata la propria porta per ben 853 minuti tra le edizioni 2004/2005 e 2006/2007 (da marzo 2005 a settembre 2006).
Nell'estate del 2008 fece rientro in Germania, questa volta a difendere i pali dello Stoccarda.
Decise poi di ritirarsi nel maggio 2010 salvo poi rimettere i guantoni venendo in aiuto al tecnico Wenger che si ritrovò nel suo Arsenal con un solo portiere valido in rosa all'inizio del 2011. Così Lehmann giocò la sua duecentesima e ultima partita con l'Arsenal il 10 aprile 2011. Quella fu anche l'ultima partita della sua carriera che finì in quella primavera del 2011.
Nella sua carriera Lehmann collezionò anche 61 presenze a difesa dei pali della nazionale tedesca. Chiuso prima da Andy Kopke e successivamente da Oliver Kahn  Lehmann si ritagliò uno spazio di gloria quando, nel mondiale di Calcio  che si disputò proprio in Germania nel 2006, il tecnico Klinsmann lo lanciò titolare al posto del "leggendario" Kahn.
L'avventura tedesca finì in semifinale per mano dell'Italia di Buffon e Lippi tuttavia Lehmann visse il suo momento di gloria quando il 30 giugno 2006 nella sfida dei quarti di finale contro l'Argentina  che terminò con la sfida finale dagli undici metri. Lehmann sventò i calci di rigore di Cambiasso e Ayala: in quell'occasione Jens aveva nei parastinchi un foglietto dove aveva annotato le preferenze dei tiratori argentini e così consultandolo prima di ogni tiro avversario portò i suoi in semifinale.
In mezzo a tutto questo il  portiere tedesco non si fece mai mancare "mattane" da Oscar come quando, nel 2009,  lasciò la porta durante una gara di Champions League  per andare ad espletare un impellente bisogno fisiologico dietro i tabelloni pubblicitari o, ancora come quando litigò platealmente con Drogba (in un Arsenal - Chelsea) con quella serie di spinte e tuffi plateali che in Inghilterra passò come una nuova versione di "Stanlio & Ollio".
Tutto questo è stato Jens Gerhard Lehmann o, come diceva Pellegatti, l'Uomo di Essen ... un po' matto - aggiungo io -.


(L'Uomo - un po' matto - di Essen)






(Lehmann & i suoi appunti)




(Le "mattane"... Lehmann vs Drogba)




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