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sabato 13 giugno 2015

Michel Preud'Homme e il Guanto d'Oro 1994


Accadde alla fine del Mondiale di U.S.A. 1994.
Per la prima volta nella storia del Campionato Mondiale di Calcio la F.I.F.A. istituì un riconoscimento ufficiale destinato al miglior portiere della fase finale della competizione.
In origine quel premio fu denominato Premio Lev Jascin in onore del leggendario portiere russo.
Successivamente, a decorrere dall'anno 2006, è stato rinominato "Golden Glove", il "Guanto D'Oro".
In quel mondiale americano del 1994 la commissione tecnica della F.I.F.A. decretò miglior portiere del torneo il belga Michel Preud'Homme.
Erede della maglia numero 1 dei  Diavoli Rossi, Preud'Homme raccolse il testimone dal leggendario Jean-Marie Pfaff.
E  per quasi otto anni fece di tutto per non farlo rimpiangere.
Nel corso della prima fase di quel mondiale 1994 il  Belgio piegò  con un doppio 1-0  Marocco e Olanda venendo poi clamorosamente sconfitto dall'Arabia Saudita sempre col punteggio per 1-0.
Nelle prime due gare le parate di Preud'Homme furono  determinanti nel conservare il minimo vantaggio e così la sconfitta nella gara con l'Arabia Saudita fu ininfluente per il passaggio agli ottavi di finale dove, però, ai Diavoli Rossi toccò in sorte la temibile Germania allenata da Berti Vogts.
Nella sfida con i tedeschi, che si chiuse con la sconfitta del Belgio per 3 -2, Preud'Homme compì una serie di miracoli a ripetizione tenendo in partita i suoi fino alla fine.
Così, nonostante l'eliminazione negli ottavi di finale, le strepitose gesta del ricciolone Michel gli valsero un riconoscimento "Mondiale".
Preud'Homme chiuse la sua carriera tra i pali dei diavoli rossi nel 1995 dopo aver messo insieme ben 58 presenze. 
Una leggenda al pari dei suoi predecessori Piot e Pfaff.



(02/07/1994  Germania - Belgio 3 -2)




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