La “rosa” del Milan 1981-82. Da sinistra, in alto: Mariconti (massaggiatore), Collovati, Baresi, Tassotti, Buriani, Piotti, Battistini,
Mandressi, Jordan, Maldera, Gambino, Ribolzi (massaggiatore); al centro: Moro, Minoia, Romano, Monti (medico sociale), Ferretti
(allenatore in 2a), Radice (allenatore), Grandi (preparatore atletico), Novellino, Antonelli, Cuoghi; in basso: Incontri, Incocciati,
Icardi, Cambiaghi, Gadda, Evani, Tumiatti, Galli, Pedretti, Donà
Accadde il 4 febbraio 1982 al Campo Sportivo di Cabiate.
Quel giorno, proprio qui davanti a casa mia, in Via Baracca, per giocare quella che si poteva, a ragione, definire "un'amichevole di lusso" contro il nostro C.G. CABIATE CALCIO arrivò il "mio" MILAN.
Questo post, a ricordo di un evento "Storico" per tutti gli amanti del calcio della "Piccola Parigi", non sarebbe stato possibile realizzarlo senza l'aiuto dell'amico Fabio Abbondi che, nel Grande Mare di Internet, ha scovato quel pezzo mancante, necessario per poter stendere le presenti righe, di cui sempre sono andato in cerca ma che mai avevo trovato: il tabellino a testimonianza "unica" di quella gara.
Il tabellino, che Fabio ha recuperato dal sito
http://www.magliarossonera.it/ , lo riporto integralmente in calce a queste righe avvertendo che, purtroppo, manca la formazione che il C.G. Cabiate schierò in campo quel giorno.
I ricordi di quella gara, nascosti nei cassetti della mia memoria, sono invero ridotti ad un unico ma prezioso aneddoto.
Con i miei (quasi) 11 anni, in quel giorno del mese di febbraio, ero in giro per la via Dante in compagnia dell'amico Johnny Caldera e sicuramente qualche altro "socio", in tutt'altre faccende affaccendato allorchè facemmo un incontro che poi restò per sempre nella mia memoria come il ricordo di "quando il Milan giocò a Cabiate". Molto più della partita stessa che, peraltro, non vidi.
Stazionavamo con le nostre biciclette presso la panchina di cemento che, qualcuno tra i più attempati, ricorderà, stava tra il semaforo di Via Dante angolo Viale Repubblica e il Cimitero. Ad un certo punto, proveniente da Viale Repubblica girò in Via Dante una macchina di grossa cilindrata che non passò inosservata: una BMW lustra e imponente che, dopo aver percorso lentamente poche decine di metri si fermò all'altezza della nostra panchina. Il guidatore tirò giù il finestrino. Quel viso lo riconobbi subito: era Walter Novellino che di quel mio Milan era uno dei giocatori più importanti. Di fianco a lui riconobbi subito anche il biondissimo Ruben Buriani. Ricordo che restai di stucco. Novellino ci chiese dove fosse il campo sportivo e ricordo che gli indicammo il muro grigio che facendo angolo tra la via Dante e la Via Baracca delimitava il confine tra l'Oratorio, Campo Sportivo compreso, e il resto di quel nostro "piccolo mondo".
Esattamente, del come e sopratutto del perchè di quella gara poi non vidi nemmeno un minuto non ho un ricordo proprio chiaro.
Con il senno di poi, sapendo che tra i pali rossoneri c'era quell'Ottorino Piotti che di lì a un anno diventò uno dei miei idoli tra i numeri 1, posso dire di aver mancato un appuntamento "unico" nella vita, di quelli che, sì, sono proprio "treni che passano una volta sola" e lasciano dietro una marea di coccodrilli a piangere lacrime inutili.
Resterà a mia parziale consolazione, fino alla notte dei tempi, solo il piacere di quell'incontro "ravvicinato" ed inaspettato con Novellino e Buriani ...
Mio fratello Luca, quel pomeriggio, era di servizio al piccolo barinetto del campo sportivo e quindi anche i suoi ricordi di quella partita non sono granchè focalizzati sulla gara quanto piuttosto sul contesto in cui la stessa si svolse.
L'amico Fabio, che vide la partita da dietro la porta posta sulla Via Baracca, ricorda invece chiaramente l'attacante scozzese Joe Jordan, detto "Lo Squalo", che essendo lo straniero del gruppo era un po' anche la Star, conservando, per esempio, il rammarico di non aver prestato attenzione più di tanto a quel Franco Baresi che col tempo sarebbe poi entrato per sempre nel Mito con la sua maglia numero 6 a mettere il sigillo sull'epoca d'Oro del Leggendario Milan di Sacchi che sarebbe stato lì da venire pochi anni dopo.
Quel Milan della Stagione 1981/1982, invece, passò purtroppo alla storia per la seconda retrocessione in serie B nella storia del Club e, proprio nella gara di Cabiate in panchina come allenatore dei rossoneri sedette Italo Galbiati che aveva appena preso il posto dell'esonerato Gigi Radice.
Sempre quel Milan fu quello che Carlo Vanzina immortalò nel celebre ECCEZZZIUNALE VERAMENTE con Diego Abatantuono. Le due gare del Milan contro Inter e Juventus, entrambe perse dai rossoneri per 0-1 rispettivamente il 25 ed il 4 di ottobre del 1981 furono i primi e poco incoraggianti segnali di quella tribolata stagione.
Così, dopo tanti anni che questo post l'avevo in mente, finalmente è venuto fuori ...
Ricordi lontani, di un tempo lontano, certamente più felice e spensierato volato via sulle ali dei miei undici anni, qui, nella Piccola Parigi che oggi, come in quelle cartoline che restano invendute negli espositori e sbiadiscono con il tempo, ha perso i suoi splendenti colori e chissà se potrà rivedere mai un evento come quello che andò in scena quel 4 febbraio di 38 anni fa.
Un'eternità.
Cabiate (Comunale), 4 febbraio 1982
Milan: Piotti (46' Incontri); Tassotti, Maldera III (65' Gadda); Venturi, Collovati (46' Minoia), Baresi; Buriani, Novellino (46' Incocciati), Moro
(46' Evani), Antonelli (60' Cambiaghi), Jordan. All.: Galbiati.
Reti: 8' Buriani, 13' Jordan, 21' Venturi, 34' Jordan, 43' Buriani, 50' Incocciati, 60' Mandressi, 65' Evani,
73' Cambiaghi, 75' Venturi, 80' Mandressi.
▸ Undici gol contro il Cabiate
ˮCabiate. - Undici gol, e un buon movimento di
tutta la squadra, apparsa in
salute. Il Milan si è preparato così alla
partita col Napoli, offrendo contro i dilettanti del Cabiate (1a divisione) incoraggianti indicazioni a Gal- biati. Tassotti è ormai recuperato e può rientrare dopo due giornate d'assenza.
Baresi ha disputato 90 minuti senza
problemi. Ad
un certo punto verso la fine della gara è rimasto a terra dopo un
contrasto. Tutti hanno tremato, ma il libero si è rialzato poco dopo, in buone condizioni. Moro ha su- bito una botta al ginocchio.ˮ (La Gazzetta
dello
Sport,
P.S. Se, tra chi leggerà questo post, vi è qualcuno che ha qualche fotografia in ricordo di questa gara, così allo stesso modo chi avesse notizie della formazione che il C.G. CABIATE schierò quel giorno contro il Milan e volesse condividere con noi ci farebbe davvero felici.
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