Accadde la notte del 25 maggio 1983 allo Stadio Olimpico di Atene.
Quella notte la Juventus del Leggendario portiere-capitano Dino Zoff affrontò la formazione tedesca dell'Amburgo nella sfida finale che assegnò la Coppa dei Campioni d'Europa per Club per la stagione 1982/1983.
Zoff si presentò in campo per quella importante finale esattamente 318 giorni dopo aver sollevato da Capitano della Nazionale Italia la Coppa del Mondo di Calcio vinta in Spagna la notte di Madrid dell' 11 luglio del 1982.
Nel giro di poco meno di un anno Zoff si ritrovò così alle prese con due partite finali di estrema importanza, dimostrando (se mai ce ne fosse stato bisogno) di essere, in quel periodo, in Europa e nel Mondo, il Numero 1 dei Numeri 1, "DinoMito", appunto, Una Leggenda.
Nella vita le coincidenze sono una parte integrante del cammino e pertanto non fu solo un caso che, anche questa volta, come era capitato a Madrid, la finale si disputò tra rappresentantive di Italia e Germania.
Il dirimpettaio di Dino Zoff trai pali della formazione tedesca, in quella notte di Atene, era un giovane e talentuoso ragazzotto di 19 anni: Ulrich "Uli" Stein, che fece del suo e bene, per mantenere inviolata la sua porta.
La "Vecchia Signora" arrivò a quella finale di Atene da imbattuta, mentre i tedeschi dovettero cedere una partita, nei quarti di finale, alla formazione della Dynamo Kijev che vinse ad Amburgo per 1-2 dopo aver però perso all'andata a Tbilisi per 0-3.
La notte di Atene divenne subito amara per Dino Zoff.
Dopo otto minuti e rotti di gioco, e dopo che la Juventus aver avuto anche l'occasione di passare in vantaggio, l'Amburgo segnò con Felix Magath.
Il centrocampista dell'Amburgo ricevuta palla dal compagno Groh avanzò decentrandosi al limite del vertice dell'area di rigore juventina e, poco meno di un metro dalla linea di demarcazione dell'area stessa fece partire un tiro a parabola che sorprese nettamente Zoff e si infilò in perfetta diagonale all'incrocio dei pali. Quel colpo ad effetto di Magath fu il classico "lampo nel buio".
I restanti 80 minuti di gara non portarono altre reti e così la formazione tedesca si vide consegnare la Coppa alzata al cielo nella notte di Atene dalle mani del capitano Horst Hrubesch.
Il destino impedì, di fatto, a Dino Zoff di vincere quella Coppa che sarebbe stata il sigillo finale di una Carriera Splendente.
Quella notte ad Atene, togliendosi di dosso la sua maglia numero 1 Zoff chiuse la sua carriera a livello di Club e solo quattro giorni dopo, il 29 maggio 1983, "DinoMito" disputò la sua ultima partita ufficiale della carriera vestendo per la 112 e ultima volta la maglia azzurra nella sconfitta per 2-0 subita dall'Italia contro la Svezia a Goteborg.
La notte di Atene restò un rimpianto ma non tolse nulla alla Leggenda Carriera di Dino Zoff.
Un Gigante.
Per Sempre.
(Amburgo - Juventus 0-1)
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