(Foto tratta dalla pagina Facebook di Puggioni)
di Roberto Rizzetto
Quella di Christian Puggioni,
attuale portiere blucerchiato, è una di quelle favole che solo il calcio sa
regalare .
Ma partiamo dall'inizio.
Christian nacque il 17.1.81 a Genova, sponda blucerchiata. Già, perché lui era
tifosissimo della Sampdoria ancora prima che la squadra blucerchiata lo prelevò,
ancora bambino, dall'U.S.Angelo Baiardo.
E con addosso la casacca della
Samp giocò per ben nove stagioni , dai Pulcini alla Primavera, prima di essere
aggregato nella prima squadra, nell'anno 1999-2000. Non trovò tuttavia spazio
in quella formazione, impegnata nella serie cadetta ed allenata da Giampiero
Ventura, futuro CT della nazionale italiana .
Dalla stagione successiva iniziò
un pellegrinaggio che lo portò a giocare rispettivamente a Varese, Borgomanero,
Giulianova, Pisa, Reggio Calabria, Perugia, Piacenza e Verona sponda Chievo.
A Varese esordì tra i
professionisti, il 1.10.2000, nella partita vinta 1-0 contro il Como. L'anno
successivo, a Borgomanero in serie D, mantenne inviolata la propria porta per
circa 700 minuti. Prima dell'esperienza a Giulianova del 2003, fece un provino anche in Portogallo, nello Sporting Lisbona,
ma l'affare non si concretizzò.
Nelle tre annate a Pisa, divenne
anche il capitano della formazione nerazzurra e fu per un periodo il portiere
meno battuto in Europa in una formazione professionistica, subendo solo 5 goal
in 20 partite .
Con la maglia granata della
Reggina debuttò in serie A, il 4.2.2007, Parma – Reggina 2-2. Grazie al
prezioso contributo dato nella miracolosa salvezza della squadra calabrese (
partita da -11 ) divenne cittadino onorario della città di Reggio Calabria.
L'annata successiva, a Perugia,
venne premiato come miglior giocatore perugino dell'anno. Nel 2010, tornato
alla Reggina, venne eletto MVP dal pubblico reggino. Nel Chievo Verona, che si
era garantito le sue prestazioni sportive
per i successivi tre anni, Christian stabilì con 515 minuti di imbattibilità
nella massima serie il proprio record personale e della squadra.
Nonostante ciò la compagine
clivense decise di privarsi dell'apporto del proprio estremo difensore, cedendolo
a titolo definitivo al Genoa . Trasferimento che Puggioni, da tifoso
Sampdoriano, non accettò provocando le ire del presidente Campedelli che lo mise fuori squadra.
Puggioni intentò ( e vinse ) una
causa di mobbing alla società veronese, prima di risolvere consensualmente il
contatto.
E nel luglio 2015 il sogno di
Puggioni di tornare a vestire l'amata maglia blucerchiata, dopo ben quindici
anni, si concretizzò e Christian venne ingaggiato come terzo portiere, dietro
al titolare Emiliano Viviano e all'emergente Alberto Brignoli. Quest'ultimo non
verrà confermato per la stagione in corso, consegnando di fatto la maglia di
“dodicesimo” a Puggioni.
Complice l'infortunio di Viviano,
Christian farà a 35 anni il suo esordio in maglia blucerchiata (che può essere
considerata a tutti gli effetti la sua seconda pelle) il 22.10.2016, proprio in
occasione del centotredicesimo derby della lanterna.
Che contro i pronostici la Samp
vincerà per 2-1 grazie anche al contributo di Puggioni, capace di reggere il
peso della pressione e di gestire l'emozione provata quando, dopo aver
assistito a tante partite dalla gradinata sud, feudo del tifo blucerchiato, si
è trovato di colpo proiettato qualche metro più avanti, sul terreno di gioco
dello stadio Luigi Ferraris di Marassi, proprio nel sentitissimo derby della
lanterna.
Adesso sulla sua pagina facebook
campeggia una scritta : “Onore a chi rispetta il suo primo amore, Puggioni uno
di noi !”, ovvero il contenuto dello
striscione che la gradinata sud gli dedicò il 24.9.2014 prima di Sampdoria –
Chievo .
(Le Gesta passate di Christian Puggioni)
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