Stefano Tacconi, nato a Perugia nel 1957, è stato uno dei portieri più "matti" e più vincenti della storia del Calcio italiano.
Dopo una gavetta iniziata nello Spoleto, passando per Pro Patria, Livorno e Sambenedettese, approdò all'Avellino nella stagione 1980/1981. Con la maglia dei lupi Tacconi si rivelò in tutto il suo splendore agonistico.
Portiere molto spettacolare, agile come un gatto, Tacconi entrò subito nel cuore dei tifosi irpini.
Nella stagione 1983/1984 venne acquistato dalla Juventus di Torino.
Il suo compito era uno di quelli da far tremare le gambe al solo pensiero: sostituire tra i pali bianconeri una leggenda come Dino Zoff.
Con il suo carattere solare, aperto, a volte spavaldo ma sempre nel limite di una sana simpatia, Tacconi diventò in breve tempo uno dei beniamini dei tifosi bianconeri.
Con la maglia bianconera, in dieci stagioni dal 1983/1984 al 1991/1992, Stefano Tacconi vinse tutto quello che per un calciatore professionista è possibile vincere con una maglia di club.
Il suo primo scudetto lo centrò subito al termine della prima stagione per poi bissare nel 1985/1986.
Sempre nella sua prima stagione in bianconero vinse a Basilea, nella notte del 16 maggio 1984, la Coppa delle Coppe contro il Porto.
Quindi, il 16 gennaio 1985, Stefano Tacconi vide dalla panchina il suo secondo, Luciano Bodini, vincere da titolare la Supercoppa Europea contro gli inglesi del Liverpool. Tuttavia, ai soli fini statistici, fu uno dei vincitori pure lui.
Quindi, nella stagione 1984/1985 vinse la Coppa dei Campioni nella tragica notte del 29 maggio 1985, in quella che venne definita la tragica notte dell'Heysel.
Stefano Tacconi fu uno dei grandi protagonisti della prima vittoria mondiale della Juventus: nella sfida di Coppa Intercontinentale dell'8 dicembre 1985 contro gli argentini dell'Argentinos Juniors il portiere bianconero con le sue parate nei calci di rigore finali mise un sigillo determinante sul successo bianconero. Parò il rigore di una leggenda come Batista e poi fu decisivo ancora sul rigore di Pavoni.
Nella stagione 1989/1990 la Juventus con Stefano Tacconi promosso a capitano vinse la Coppa Italia nel doppio confronto contro il "mio" Milan e quindi alzò al cielo la Coppa Uefa dopo il doppio confronto finale con la Fiorentina.
Terminata l'epopea bianconera, ricca di successi, Stefano Tacconi andò a spendere gli ultimi gettoni della sua luminosa carriera giocando con la maglia del Genoa le stagioni 1992/1993 e 1993/1994.
Nonostante potesse vantare ottime doti atletiche e un palmares estremamente ricco Stefano Tacconi non riuscì mai a superare l'"Uomo Ragno", Walter Zenga, nella corsa alla maglia di portiere titolare della maglia azzurra. Prese parte in qualità di portiere di riserva al mondiale di Italia 1990 senza tuttavia scendere mai in campo.
Alla fine della sua carriera agonistica le presenze in azzurro furono in tutto solo sette.
Di fatto, Tacconi, è l'unico portiere al mondo ad aver vinto le principali competizioni internazionali per club.
Guascone tra i pali e fuori dai pali Stefano Tacconi lo posso considerare un po' come una sorta di "Pfaff italiano" ... uno un po' matto ma tanto, troppo, simpatico ... uno che, se fosse nato attore sarebbe stato bene al posto di Paul Newman nel celebre film "Lo Spaccone".
(08/12/1985 Juventus - Argentinos Juniors 6 - 2)
(Stefano Tacconi in azione)
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