Accadde nella stagione 1993/1994.
Sebastiano Rossi, portiere del "mio" Milan, mantenne inviolata la sua rete per ben 929 minuti nelle gare di campionato italiano di Serie A stabilendo un primato che, a più di ventuno anni di distanza, resta ancora ineguagliato.
Portiere dall'elevata statura (1 metro e 97) e dalle ottime doti atletiche, Sebastiano "Seba" Rossi approdò al Milan nella stagione 1990/1991 proveniente dal Cesena, città nella quale il nostro nacque il 20/7/1964.
Nella sua prima stagione in maglia rossonera restò spesso in panchina ad osservare le prestazioni del titolare Andrea Pazzagli.
Nella stagione 1991/1992 Rossi giocò 30 delle 34 gare del Milan lasciando al giovane Francesco Antonioli solo lo spazio di 4 presenze.
La stagione successiva a partire titolare fra i pali della porta del Milan fu proprio Antonioli ma, dopo il suo clamoroso errore nel derby Milan-Inter che regalò il pareggio ai nerazzurri, Sebastiano Rossi rientrò in possesso della maglia numero 1 e la conservò a lungo.
Nel corso della stagione 1993/1994 Rossi stabilì il record di imbattibilità di 929 minuti mantenendo inviolata la propria porta nelle seguenti gare:
giornata 16 Milan - Cagliari 2 - 1 (rete del cagliaritano Villa al minuto 37)
giornata 17 Reggiana - Milan 0 - 1
recupero giornata 15 Udinese - Milan 0 - 0
giornata 18 Milan - Lecce 0 - 0
giornata 19 Genoa - Milan 0 - 0
giornata 20 Milan - Piacenza 2 - 0
giornata 21 Atalanta - Milan 0 - 1
giornata 22 Roma - Milan 0 - 2
giornata 23 Milan - Cremonese 1 - 0
giornata 24 Lazio - Milan 0 - 1
giornata 25 Milan - Foggia 2 - 1 (rete del foggiano Kolivanon al minuto 66)
L'indubbio talento e le straordinarie doti fisiche lo lo fecero diventare in breve uno dei beniamini di tutti noi tifosi milanisti: il celebre telecronista sportivo di fede rossonera Carlo Pellegatti coniò per Rossi il soprannome "Ascensore Umano" che ben ne rappresentava la principale caratteristica fisica.
C'era lui tra i pali del Milan la notte del 18 maggio 1994 quando, nella finale di Champions League ad Atene, i rossoneri "distrussero" il Barcellona di Cruijff per 4 reti a zero.
Nel corso degli anni in maglia rossonera Rossi sconfisse la concorrenza di colleghi illustri come il tedesco Jens Lehmann (nella stagione 1998/1999) e, prima ancora, Massimo Taibi (1997/1998). In entrambe le occasioni "Seba" Rossi, partendo dalla panchina ad inizio stagione, finì per diventare titolare inamovibile dopo la serie di sventure a cui andarono incontro prima Taibi e quindi Lehmann.
Tuttavia Rossi fu spesso protagonista di episodi discutibili: come la volta in cui, a Foggia, rispedì in tribuna un petardo che i foggiani gli avevano tirato in campo, o ancora la volta in cui in un Perugia - Milan riuscì ad abbattere il centro-avanti locale Bucchi (dopo una rete subita su rigore dal giapponese Nakata) con un colpo in stile "laccio californiano" degno dei migliori wrestler.
Proprio in occasione di quest'ultima bravata (era l'ultima giornata di andata del campionato 1998/1999) il giudice sportivo gli inflisse ben 5 giornate di squalifica che ebbero il risultato di portare alla ribalta un giovane e valoroso portiere di nome Christian Abbiati.
Nella stagione 1999/2000 Abbiati non mollò più la maglia di titolare e così "Seba" Rossi, dopo una stagione in panchina a fare il secondo ed una addirittura ad essere il terzo portiere dietro lo stesso Abbiate ed il brasiliano Nelson Dida, nell'estate del 2002 lasciò il Milan per andare a chiudere la carriera da giocatore in quel di Perugia.
Personaggio dal temperamento particolarmente focoso avere tra i pali un portiere come Sebastiano "Seba" Rossi era una garanzia.
Uno dei portieri che, record di imbattibilità a parte, ha fatto la storia della maglia rossonera.
Un po' pazzo, come tutti i portieri, lui è uno dei miei "Eroi originali".
"Seba" Rossi: un grande portiere.
(Sebastiano Rossi ai tempi del Cesena)
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