Accadde sabato 25 giugno 1988 allo Stadio Olimpico di Monaco di Baviera.
Quel giorno lì si affrontarono, per la gara finale del Campionato di Calcio Europeo, le nazionali di Olanda e Unione Sovietica.
Tra i pali delle due squadre due autentici giganti: Hans Van Breukelen a difendere i pali dei Tulipani d'Olanda e Rinat Dasaev che della Nazionale dell'U.R.S.S. era anche il capitano nonchè uno dei punti di forza.
Le sue straordinarie doti atletiche e le sue parate avevano contribuito a condurre la comitiva di Mr. Lobanovski sino alla finalissima di Monaco di Baviera.
Le due formazioni si erano già affrontate nella prima fase del girone 2.
Il 12 giugno 1988 a Colonia l'U.R.S.S. aveva piegato i Tulipani per una rete a zero.
Quindi i russi pareggiarono con l'Irlanda per 1 -1 e sconfissero l'Inghilterra per 3 - 1 mentre gli Orange sconfissero pure per 3 -1 gli inglesi e piegarono anche gli Irlandesi per 1 - 0.
Qualificatesi entrambe, l'U.R.S.S. come prima nel girone e l'Olanda come seconda, le due nazionali trovarono di fronte, nelle semifinali, avversarie di tutto rispetto: ai russi toccò l'Italia e agli olandesi i padroni di casa della Germania Ovest.
L'U.R.S.S. piegò la nazionale di Azeglio Vicini per 2-0 mentre l'Olanda sconfisse i tedeschi per 2- 1.
Nella sfida con gli azzurri Dasaev fu miracoloso quando, sul risultato di 0-0, respinse un colpo di testa del "nostro Principe" Giannini da "zero metri".
Così il giorno della finale U.R.S.S. e Olanda si trovarono di nuovo di fronte.
Rispetto alla prima gara gli olandesi poterono contare sulla presenza in campo sin dal primo minuto del fenomenale attaccante Marco Van Basten mentre ai russi venne a mancare per squalifica il centrale difensivo Kuznetsov uomo che, sulle palle alte nell'area di rigore, era una diga posta di fronte a Dasaev.
Ed infatti, archiviato uno dei soliti miracoli di Dasaev a inizio primo tempo con una straordinaria deviazione volante su calcio di punizione del "Tulipano Nero" Ruud Gullit, fu proprio grazie ad una combinazione di testa nel cuore dell'area di rigore russa che lo stesso Gullit trafisse imparabilmente Dasaev.
Poi, nella ripresa, al minuto 54 Marco Van Basten inventò uno dei gol più belli nella storia del calcio segnando una rete con una splendida battuta al volo da posizione estremamente defilata sulla destra che sorvolò Dasaev e si infilò sul palo più lontano lasciando esterrefatto il gigante russo.
Rinat Dasaev, portiere, capitano e ultimo baluardo della difesa dell'allora U.R.S.S. si inchinò così al genio di due tra i più grandi calciatori della storia d'Olanda: per lui la consolazione di aver portato i russi, con le sue parate, alla finale del torneo.
(LA FINALE DI EURO 1988)
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