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giovedì 1 maggio 2014

Nery Pumpido e la sfortunata avventura ad Italia '90


Nella foto che apre questo post si vede a terra il portiere argentino Nery Alberto Pumpido che osserva atterrito il pallone infilarsi nella sua porta dopo che, con un goffo intervento non era riuscito a trattenerla a sé.
Pochi passi dietro il difensore Sensini grida tutto il suo disappunto.
Accadde nel tardo pomeriggio di venerdì 8 giugno 1990 allo stadio Meazza di San Siro in Milano.
L'Argentina,  campione del mondo in carica,  affrontava il Camerun nella prima partita del mondiale che si disputò in Italia.
Quella partita la ricordo perché la vidi in due posti diversi ...  in un bar insieme ai compagni di classe della quinta superiore in quel di Cascina Amata e poi il secondo tempo a casa.
Era una fine d'anno scolastico concitata, con la maturità alle porte e la visita militare in corso in quel dell'Ospedale Militare di Baggio.
Il tutto coincideva a puntino con la rassegna calcistica più importante dell'anno.
Ritornando a quella sera lì, a quella partita lì, come detto l'Argentina affrontava il Camerun forte del titolo conquistato quattro anni prima in Messico.
A difendere la porta della nazionale sud-americana, come quattro anni prima, c'era Nery Albero Pumpido: portiere esperto, attento, disciplinato ed essenziale nei suoi interventi Pumpido aveva trovato spazio nel calcio europeo dove, a livello di club, fu ingaggiato nel 1988 dal Betis di Siviglia.
Se il portiere argentino, quella sera dell'8 giugno 1990 prima del calcio d'inizio, avesse potuto veder attraverso una sfera di cristallo il nome delle squadre finaliste della coppa del mondo, probabilmente, avrebbe pensato che il "suo" mondiale italiano sarebbe stato un'altra cavalcata verso la gloria come era successo quattro anni prima in Messico quando sollevò al cielo la coppa del mondo con il suo capitano Diego Armando Maradona.


Quello che, invece,  non avrebbe mai potuto immaginare era che il suo mondiale sarebbe iniziato malissimo con una sconfitta per mano del Camerun. 
La foto dell'inizio del post rappresenta il momento topico dell'incontro.
Su un rimpallo con  una palla a campanile che si alzò nel cuore dell'area di rigore argentina, al 66° minuto,  il giocatore camerunense Francois Omam-Biyick saltò altissimo, un balzo formidabile, e schiacciò la palla verso la porta argentina.
Il colpo di testa seppur forte era centrale ma  Pumpido, evidentemente sorpreso dal fenomenale balzo di Biyick, pasticciò con la palla che finì irrimediabilmente alle sue spalle.
Un esordio amaro per l'"arquero" argentino.
Ma quel  mondiale gli avrebbe riservato l'amarezza più grande nel corso della seconda gara del girone eliminatorio.
Nella sfida con l'URSS, la sera del 13 giugno 1990,  il portiere argentino in uscita si scontrò con un suo compagno di squadra riportando la rottura di tibia e perone.
Finì quella sera lì l'avventura mondiale di Pumpido mentre il suo sostituto, Sergio Goychochea,  "spinse" avanti l'Argentina parando rigori a più non posso fino alla finale con la Germania Ovest dove proprio un rigore - dubbio - consegnò ai  tedeschi il titolo di campioni del mondo.
Pumpido resterà sempre nei cuori dei tifosi argentini insieme al  "mitico" Pato Fillol. I due portieri dell'Argentina Mondiale ... 1978 e 1986.
  









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