Nella comitiva canadese che per la prima volta nella sua storia si qualificò nel 1986 alla fase finale del mondiale in Messico il personaggio che più mi affascinava era senza dubbio il portiere: Martino "Tino" Lettieri.
Portiere dalle chiare origini italiane, nato a Bari nel 1957, Tino Lettieri si presentava alla rassegna mondiale con un ruolino di tutto rispetto.
Eletto miglior calciatore della lega professionistica del Nord-America nel 1982 ed inserito nel miglior undici di lega nel 1982 e nel 1983 era uno dei protagonisti più attesi al debutto con la sua nazionale al mondiale messicano.
Nel 1986 internet non esisteva ancora e, allora, le notizie di prima mano su personaggi come Tino Lettieri si potevano trovare solo sulla stampa specializzata (come il leggendario Guerin Sportivo o ancora Supergol del compianto Maurizio Mosca ... ) insomma, le notizie andavano cercate tra le lettere della carta stampata. E leggendo di questo portiere italo-canadese la curiosità di vederlo all'opera era tanta.
Il giorno del debutto del Canada, il primo giugno 1986 contro la Francia di monsieur Michel Platini, fu una grandissima delusione scoprire che a difesa dei pali della nazionale canadese era stato chiamato il più giovane Dolan. Ricordo che la partita venne trasmessa in diretta alla mezzanotte italiana. Che delusione essere rimasto sveglio sino a quell'ora per Lettieri e non trovarlo in campo ... che rabbia.
L'occasione per vedere all'opera Lettieri arrivò nelle altre due partite disputate dai canadesi in quei mondiali.
Prima contro l'Ungheria dell'astro nascente Lajos Detari e poi contro la Russia di Igor Belanov Tino Lettieri difese i pali del Canada.
In entrambe le occasioni la nazionale con la foglia d'acero venne sconfitta per 2 reti a zero ... ma grande fu per me la gioia di osservare un eroe del calcio nordamericano come Tino Lettieri ... un portiere che a vederlo sembrava un attore o un modello ... ed invece era un grande portiere ... un canadese volante.
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