Sul finire del mese di giugno del 1978, grazie all'invito di mio zio Daniele, vidi per la prima volta un evento televisivo "a colori"... (a casa mia la tv a colori sarebbe arrivata qualche tempo dopo).
Questo primo evento "a colori" non era "uno qualsiasi" ...
Si trattava, infatti, della finale del campionato mondiale di calcio che si disputò in Argentina.
Col passare degli anni ho maturato il netto convincimento che la passione per il calcio mi sia definitivamente entrata sottopelle proprio in quell'occasione lì...
Sopra ogni cosa ricordo, stampato a fuoco vivo negli occhi, lo splendore arancione della maglia dei giocatori olandesi.
Quale meraviglia fosse, agli occhi di un bambino di sette anni, quella maglia arancione è qualcosa che non si riesce a definire a parole.
E poi il campo ... di un verde intenso ... ed i coriandoli bianchi ... la tipica coreografia degli stadi in Argentina ...
E che meraviglia quel giallo del maglione del portiere olandese, il leggendario Jongbloed ... e quello verde del suo collega, l'argentino "Pato" Ubaldo Fillol ... e le strisce azzurro cielo della maglia argentina. Era tutto un colore ...
Che meraviglia anche la folta capigliatura del bomber argentino Kempes.
La finale del mondiale 1978 fu una partita infinita che finì con la vittoria degli argentini solo al termine dei tempi supplementari.
In una partita sola vidi tutti i colori del mondo ... anni dopo, quando più grandino appresi i retroscena dei "fattacci" legati alla dittatura di Videla, quei colori sbiadirono via via un poco ...
Ogni tanto ritorno bambino e rivedo solo i colori ... del mondo.
Il calcio è sempre pieno di fascino. La maglia contiene molto entusiasmo. Io amo il calcio. Il calcio mi rende felice. Spero un giorno di indossare la mia maglie caclio preferita, per vedere una vera partita di calcio.
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