Quando, alla vigilia del Mondiale di Calcio di Messico 1986, il colonnello Valerij Lobanovskyj riprese il posto di Commissario Tecnico della nazionale di calcio russa la prima cosa che gli venne naturale fare fu innestare nel team nazionale gran parte della "sua" straordinaria Dinamo Kiev.
La formazione di club ucraina, nella notte del 2 maggio 1986 in quel di Lione (Francia), vinse la Coppa delle Coppe schiantando gli spagnoli dell'Atletico Madrid per 3 reti a 0 destando una grandissima impressione. Allora, ricordo, si parlò della Dinamo Kiev di Lobanovskyj come della squadra che giocava il "calcio del 2000".
La formazione ucraina che vinse la Coppa delle Coppe 1985/1986 era schierata così; Chanov, Baltacha, Bessonov, Kuznetsov, Demianenko. Yaremchuck, Zavarov, Yakovenko, Rats, Belanov, Blockhin.
La formazione della Russia che, esattamente un mese dopo, il 2 giugno 1986, scese in campo a Irapuato nella prima gara della Coppa del Mondo in Messico disintegrando con un netto 6 - 0 l'Ungheria era, invece, così schierata: Dasaev, Bessonov, Demianenko, Yaremchuck, Yakovenko, Zavaron, Kuznetsov, Larionov, Belanov, Alejnikov, Rats.
Praticamente la Dinamo Kiev che un mese prima aveva vinto a Lione.
Tra i grandi assenti il portiere Viktor Chanov che, nelle gerarchie nazionali, era il dodicesimo uomo alle spalle del leggendario Rinat Dasaev.
Con la maglia numero 1 blindata, da tale personaggio, a Chanov restarono poche occasioni per poter dimostrare il suo valore con la sua nazionale.
Già secondo portiere al mondiale di Spagna 1982 (quando con lui a fare il terzo portiere c'era anche il fratello Vyacheslav) sempre dietro Dasaev per Viktor Chanov, al mondiale messicano del 1986 ci fu l'occasione per disputare una partita: accadde il 9 giugno quando il "nostro" sostituì Dasaev nella gara vinta dalla Russia per 2-0 contro il Canada di Tino Lettieri.
In totale, alla fine della sua esperienza con la nazionale russa, Viktor Chanov contò dalla sua 21 presenze.
Le 91 presenze di Dasaev, più o meno nello stesso lasso di tempo, evidenziano come, di fatto, Viktor Chanov seppur grande protagonista tra i pali della sua Dinamo Kiev visse in nazionale sempre pressoché all'ombra del grande Rinat.
Quel blocco che il Colonnello Lobanovskyj portò in nazionale nel 1986 fu, almeno per Chanov, come un "blocco imperfetto"... mancava, infatti proprio lui che, detto per inciso, è stato un valido interprete del ruolo.
(Viktor Chanov)
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