Manuel Galrinho Bento è stato uno dei portieri che mi ha accompagnato sulla via della mia "passione" per i numeri 1 del calcio mondiale.
Avevo 13 anni nell'estate del 1984 quando in Francia si disputavano i campionati europei di calcio.
La nostra nazionale non era riuscita a qualificarsi per la fase finale ma, per me, era comunque una "festa" tutta da seguire.
Tra i tanti beniamini che stavo imparando a conoscere (Pfaff del Belgio, Schumacher della Germania Ovest, Arkonada della Spagna per citare i più noti) c'era anche il baffuto portiere del Portogallo.
Oltre tutto Bento aveva una vaga somiglianza con il comico Diego Abatantuono che, proprio un paio d'anni prima, spopolò con il film ECCEZZIUNALE VERAMENTE ... e questo lo rendeva simpatico a priori.
A vederlo bene il portiere portoghese era proprio molto simile allo pseudo-tifoso milanista interpretato dal comico italiano nel suo film.
Sul terreno di gioco Bento era portiere valido e atleticamente dotato. In quell'edizione del campionato europeo il Portogallo arrivò fino alla semifinale dove, al termine di una dura battaglia contro la Francia padrona di casa, uscì sconfitto per 3-2 dopo i tempi supplementari: il gol della vittoria francese fu segnato da Platini al minuto 119.
Nella successiva rassegna iridata, il mondiale di Mexico 1986, il portiere portoghese disputò un solo incontro, quello vittorioso con l'Inghilterra, dopodiché un infortunio lo mise fuori gioco e Bento non fu in condizione di difendere la rete portoghese nelle altre due partite del girone eliminatorio contro Polonia e Marocco. Due inopinate sconfitte rispedirono la comitiva portoghese a casa.
Per quasi vent'anni dal 1972 al 1992 Bento difese la porta del Benfica vincendo scudetti e coppe nazionali in serie.
Un infarto fulminante se lo portò via il 1 marzo del 2007.
Per gli appassionati di calcio portoghese - e per i tifosi del Benfica in particolare - Manuel Bento resterà per sempre uno dei più forti estremi difensori di sempre.
Un campione da ricordare.
É un post vecchio ma tant'è. Io sono del 68 ed ero un appassionato di portieri visto che ne emulavo le imprese nella squadra del mio paese. Mi piaceva Pfaff e quei guanti che sembravano di lana.
RispondiEliminaGrazie del tuo commento Giovanni. Sempre bello trovare qualcuno che condivide la stessa passione per questi "Eroi" del Bel Calcio di allora. Grazie e ciao
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